1984 ottobre 21 Una storia discreta di bontà

1984 ottobre 21 – Una storia discreta, di bontà
CAVANELLA D’ADIGE – Una grande storia per un piccolo paese, che è tutto lì, nella sua piazzetta, il
campanile, la trattoria del pesce, il bus giallo con la scritta Comune di Chioggia: «riprendeteci –
raccomanda l’autista agli operatori del Tg1 – di noi non parla mai nessuno». Quando il piccolo
Ambrogio Da Re esce da scuola, mano nella mano con la maestra, non c’è ressa né folla, soltanto i
ragazzini delle elementari con i genitori che assistono restando in disparte, una curiosità piena di
discrezione.
Quella di Ambrogio è sempre stata fin dallo scorso primo settembre una storia molto delicata, e tale
deve restare. Il padre, operaio-falegname a Venezia, ha accettato di essere filmato dalla Tivù «soltanto
perché è giusto che tanta generosità dimostrata al nostro Ambrogio sia conosciuta da tutti e possa
servire ad altri bambini». E ha aggiunto: «ringrazio particolarmente i friulani, i tanti N.N della
sottoscrizione del Gazzettino».
Occorrevano 500 milioni, ne abbiamo raccolti quasi 600. E oggi Ambrogio Da Re può partire insieme
ai suoi genitori per gli Usa dove la tecnica d’intervento e l’organizzazione nel campo dei trapianti
consentono operazioni molto problematiche se non impossibili in Italia. Nel nostro Paese non mancano
medici all’altezza, anzi; ad essere ancora carenti sono certe strutture e proprio in questi giorni la Sanità
si pone finalmente il problema della managerialità contro gli sprechi clientelari e burocratici.
Per noi Ambrogio Da Re di Cavanella d’Adige non è mai stato un caso né personale né isolato, bensì
un simbolo. Un’occasione per aggregare amicizia; un’operazione di bontà, questa bellissima desueta
parola che stenta a trovare spazio nelle prime pagine dei giornali. E’ stato anche un modo per abituarci
all’idea che esiste un sommerso dell’uomo dove drammi e sconfitte, illusioni e speranze sono una larga
parte della società ma non della società-spettacolo.
Ambrogio ha bisogno di un fegato nuovo e ha 70-80 probabilità su 100 di farcela. A guardarlo, con
quel giallo che lo sta lentamente avvelenando, s’intuisce immediatamente che era questione di vita o di
morte e che la solidarietà di tanti gli ha permesso l’ultima immensa speranza.
Buon viaggio Ambrogio, arrivederci a Cavanella d’Adige, c’è un sacco di gente che da oggi ti
accompagnerà anche negli Usa.

ottobre 1984