1999 Agosto 30 Libertà di tacere
1999 Agosto 30 – Libertà di tacere
Chiedendo e ottenendo l’anonimato, un calciatore di serie A – forse un portiere? – ha svelato al
settimanale più venduto in Italia di essersi lasciato corrompere e di aver falsato il risultato di una
partita. Non è strano. I giornali confessano senza penitenza e tutelando la riservatezza; se poi il
giornale in questione è “Famiglia cristiana” e il giornalista un prete, il pentimento a mezzo stampa
si carica di scrupoli.
Per un giornale che si rispetti, la libertà di tacere la fonte è l’esatto contrario dell’omertà che
consiglia di tacere perchè non-libera. Qui il segreto professionale protegge non un reato, ma la
persona e la civiltà dei rapporti umani: meglio un gol impunito che la fiducia tradita.
I valori senza gerarchia si arrestano l’uno sul confine dell’altro, dove la grandezza consiste per
l’appunto nel limite.