1999 Aprile 9 La “sfida”/6
1999 Aprile 9 – La “sfida”/6
Bettin 1994: “Più tardi qualcuno ci dirà che ogni prudenza è preziosa, veramente preziosa e utile qui
(a Sarajevo ndr). Che gesti misurati, accorti, possono davvero salvare una vita. Che lo si impari a
proprie spese, nella città assediata. Anche se poi, ammettono al destino, cioè al generale Mladic e ai
suoi killer dell’Armata e ai loro mandanti, lo “psichiatra pazzo” Karadzic e il premier
“naziocomunista” Milosevic, non può imporre niente. Non ci riescono le Nazioni Unite, ci dicono,
volete che ci riescano le nostre povere, sapienti, disperate astuzie di braccati?”. (Da “Sarajevo
maybe”, editore Feltrinelli).
Bettin 1994: “L’Europa è morta, in Bosnia, in questi anni. Si è scoperta impotente e avara. Vile. Si
è fatta odiare e deridere. Una fiacca e fasulla costruzione di retorica e mercati. Tutti, tutti hanno
visto che l’Europa non esiste non appenai suoi principi si misurano con le vere difficoltà da
affrontare, e figuriamoci se il confronto è addirittura con i problemi terribili di questo fine secolo”.
(Idem).
Bettin, 6 aprile 1999: “In quattro disarmati, abbiamo sfidato una base militare (Istrana, ndr): è la
dimostrazione che i cittadini possono fermare la guerra”.
Comunicato del governo di Belgrado, 8 aprile: “Le forze serbe hanno concluso l’offensiva contro i
terroristi e la pace regna in Kosovo”.