1999 Febbraio 7 – Consigli miliardari

Ma se lei vincesse al Superenalotto 20, 40, 62 o 85 miliardi, che ne farebbe? A dare ascolto a
giornali e tv, lo smarrimento sembra grande quanto l’ipocrisia. Chi non gioca , manifesta orrore
etico; chi gioca, teme il panico finanziario, cioè di non riuscire ad usarli tutti, bene, in fretta e in
segreto. In attesa di un robusto jackpot in Veneto, forse serve ricordare un antidoto allo stress da
vincita: la beneficenza.

E’ notizia di questi giorni che l’uomo più ricco del mondo, Bill Gates, ha donato a due fondazioni
tre miliardi di dollari, pari a 510 miliardi di lire: essendo il suo patrimonio, quale presidente della
Microsoft, valutato 80 miliardi di dollari, Gates non andrà in rovina, ma è certo che anche come
benefattore non lo batte nessuno. Per chi, nel nostro piccolo, volesse imitarlo alleggerendo il
presunto “troppo” del Superenalotto, ci sarebbe in Veneto solo l’imbarazzo della scelta. Qualche
esempio alla svelta?

A Venezia, la casa studentesca Santa Fosca dev’essere ristrutturata. Fondata 15 anni fa da don
Fausto Bonini, ospita 100 universitari che con le proprie risorse non potrebbero mai farcela. A
Treviso è stata appena costituita la cooperativa “Eubios”, Vitabuona, per costruire piccoli alloggi da
destinare a malati di mente cronici e disabili orfani: parte con un mutuo di un miliardo. A Padova, la
città della speranza, grande speranza dei bimbi leucemici e non solo. E’ “Padova ospitale” che
assiste ammalati e famiglie in difficoltà, sull’esempio della “Casa via di Natale 2” di Aviano,
capitale dell’oncologia del Nordest. Si potrebbe continuare per pagine, tra iniziative laiche e
religiose, ma ne basterebbe forse una come emblema di tutte: l’Opera della Provvidenza di
Sarmeola di Rubano che ospita 700 portatori di handicap, gravi, gravissimi e oltre. “Un fiume di
solidarietà”, la chiama don Roberto, un Everest di lavoro, di bontà, di volontari, di giovani, di
offerte di ogni tipo, di associazioni a sostegno. Costa 70 milioni al giorno: ci vogliono 4 miliardi per
ristrutturare un solo padiglione. Spero di aver convinto almeno un lettore a liberarsi dell’angoscia
del “che fare con i miliardi del Superenalotto”: se ci riesce, vinca in santa pace, per sè e per gli altri.
E ricordi Bill Gates, se non gioca…