1999 Settembre 25 La citazione
1999 Settembre 25 – La citazione
“ Dai vetri del ristorante guardava i colombi che passeggiavano con bieca goffaggine lungo il
cornicione del palazzo di fronte. Non gli piacevano i colombi, forse perché sapeva delle loro
malattie, della loro crudeltà nei confronti degli altri uccelli.
Una dispensa enciclopedica gli aveva spiegato tanti particolari.
Alcuni volarono via dal cornicione, tranne una vecchia colomba, riconoscibile, che cominciò ad
abbassarsi, accucciarsi, disponendosi a ricevere l’assalto del giovane maschio rimasto, incerto nel
suo passaggio sempre più frenetico.
Lui era sottile, variopinto, e la vecchia colomba travolta da impudicizia perdeva invece i connotati,
nel suo abbandono meccanico, pur di ottenere ciò che voleva. Lui ruotò una o due volte, incerto,
come se si vergognasse, come cercando aiuto.
Ma vola via, coglione, gli suggerì il ragazzo vuotando l’ultimo goccio della sua birra.
Ignaro, obbligato, il colombo dopo un’estrema giravolta assaltò. Per fuggire poi disperatamente,
libero, ritrovando in aria chissà quali smemoramenti. E la vecchia, chiotta, agitò le piume, ancora
sogguardandosi intorno con torva compiacenza.
Così è, accolse il ragazzo: voglio farmi mangiare, la verità non sta in nessun posto, la verità è l’esser
mangiati.”
( Giovanni Arpino, da Antologia del Campiello, 1980)