1967 febbraio 28 – marzo 5 Rocco: “Solo Heriberto è bravo”
1967 28 febbraio-5 marzo (Supersport)
Rocco: « Solo Heriberto è bravo »
Squalificato; allontanato per mesi dalla panchina; multato; indiziato numero uno del giudice Barbè,
Nereo Rocco, l’allenatore più anticonformista d’Italia, aveva imparato a soffocare nel silenzio del
Grignolino le ribellioni mangia-arbitri. Insultato, sputacchiato e vilipeso dai nostalgici del Grande
Torino è riuscito a parare sputi, insulti e monetine annunciando le dimissioni per la fine del
campionato e indicando come alibi al « Piccolo Torino » del presente le (rinunciatarie) campagne
acquisti di Pianelli. Domenica scorsa, dopo lo zero a zero con la Juve, ha dichiarato al microfoni
della Radio: « Quello che ha detto Ameri sulla tattica difensiva del Torino non risponde a verità ».
Arbitri, giudici, pubblico, presidenti, Radio-TV: Nereo Rocco, onesto, coraggioso, anticonformista
e antigovernativo fino in fondo. Fino ad… Helenio Herrera! E’ stato Rocco, unico in Italia, a
ribellarsi apertamente alla scelta di Pasquale: « Xemo pieni de rufiani! — mi ha detto — De gente
che la tremi tutta quando si nomina l’Inter, Herrera e i padroni del vapore: mi digo che con Herrera
in nazionale tutti noi italiani fazemo la figura delle pezze da piede!!! ».
« Tutti gli italiani o solo gli allenatori? »
« I miei colleghi! Ho letto sui giornali della gioia dell’amigo Silvestri per la nomina del Mago e
allora, la permetti?, me metto gli occhiali e rileggo: ma el xe matto? Cos’è questo ruffisanesimo
degli allenatori della nouvelle vague? Sì, sì, sono felice: è una scelta ideale… Ma non la me fassi
ridere, Silvestri e tutti quelli come lui che a forza de inchinarsi, una volta o l’altra rimangono gobbi!
Ohé, piano io capisco Carniglia, capisco Pesaola: sono argentini, il Mago è dei loro, è tutta una
famiglia e hanno ragione de far festa, ma noi, noi italiani, che figura fasemo? Eh, Gipo?! Del mone
dei mone grandi come papaveri! »
« Valcareggi è il furiere del Mago! »
« Ma perchè lei ce l’ha tanto con Herrera? »
« No, piano, santo Dio! Io non ce l’ho con nessuno: non la me metti in rogne! Herrera non lo
tocco, per carità: giù il cappello, bravo, siamo stati insieme a Londra, batto le mani, ma non c’è solo
lui in Italia! Con lui xemo tutti in una… colonia: ha detto Herrera, ha fatto Herrera, la pensi
Herrera, Herrera professore, Herrera C. U.! Ma perchè il signor Herrera, che è tanto Mago non va a
salvare l’Alessandria nei ritagli di tempo, o non viene qui a Torino a vincer lo scudetto coi me
poareti? Perché Herrera non mi regala… Vinicio?! »
« Lei quindi accusa di servilismo i suoi colleghi? »
« Per forza! Ma andemo: ogni volta che uno nomina l’Inter trema, ha paura: attenti che non si
offenda! Ehhhhh, santo Dio: el Mago non pensa neanche un minuto a parlare della Juve, a dire che
Heriberto tiene le mezzali dove non deve: e allora perchè non si può parlare del Mago? Se nessuno
la me chiedi niente, non digo niente: ma voi venite a cercarmi, allora digo quello che penso »
« Cioè? »
« Che allenatore della Nazionale doveva essere Bernardini! Ha vinto due scudetti e con la
Sampdoria ha fatto vedere a tutti la testa! E’ uno dei nostri e va bene con noi, è anche un giornalista
e va bene anche con voi! Cossa ti vol de più dalla vita? E’ tutto italiano e parla l’italiano… meglio di
me, che sono oramai fuori de mischia e che aspetto solo de andare in pension a Trieste! La capissi?
Almeno così vorria quelli che vedono solo… Herrera! Non solo Helenio, ma anche Heriberto!! »
« Che significa? »
« Non la fassi el tonto! Heriberto è scientifico, se disi così, vero? Preparatore moderno, che fa
correre con scienza! Ma che i vadi in quel posto, la ga capido! Se un giocatore de Heriberto alza un
braccio dietro la testa, tutti con gli occhi grossi: ah, che preparatore!, altro che Rocco che xe vecio e
parla solo triestin! Ho visto squadre, come el Venezia per esempio che corrono più della Juve e più
dell’Inter! E Segato non è né argentino né ‘ruguajano! Hanno scoperto tutto loro: basta che abbiano
il passaporto in tasca! Zo, botte da orbi a ‘sti quattro mone de italiani, boni da gnente, veci e
ignoranti: e poi i ghe batti le mani come le servette! Nooo, santo cielo noooo! Dio salvaci dal
flagello Herrera! »
« A Valcareggi non è sembrato un flagello! »
« Valcareggi, poareto, xe el furiere del reggimento!!! »
« Come?! »
« Valcareggi vai a Cipro, prendi l’albergo, tasta el campo, nota e riferisci al comandante! La
capisci? Valcareggi xe amigo mio, bravo e triestin, però el Mago disi: “No, io comando da solo!”. E
lui tasi, dietro, con la coda bassa: “Obbedisco, mio sire!”. Mah, io non so se sarei capace di dire
sempre: sì, sì, sì, signor Mago. Ma fa ben Valcareggi: io sono de un altro mondo, eh Gipo? Come la
sta el Gipo? Mah, anche lui ormai non può più far nulla col Mago che tira come la bora a casa mia!
La pubblicità è l’anima del calcio! Fanno fotografie sui giornali: Herrera ha fatto celebrare la messa
nel ritiro dell’Inter! Ssssst, silenzio, che miracolo! Noi al Torino gavemo el prete tutti i giorni da
quattro anni: ma la nostra non xe una messa… col taca el balon: no?!!! E l’Inter gioca a scacchi in
ritiro: hai capito? Noi invece a scopa con l’asso ma senza el Mago, per fortuna! Scherzi a parte, è
una mania: se non fa Herrera non xe fatto, né ben né male: no xe fatto e basta! »
« Con tanta sincerità, non ha paura di finire impopolare? E bastonato? »
« Meglio vivere un giorno da… mona che cento da pecora! Addio amigo! ».