1967 aprile 23-28 Catella Speriamo nello spareggio
1967 aprile 23-28
Catella: “Speriamo nello spogliatoio”
« Onorevole Catella, che succede? ».
« Niente: fino dall’inizio del campionato abbiamo considerato la classifica quasi una cosa
astratta! Indipendente dallo scudetto. Quindi non succede niente, continuiamo a lottare… ».
« Mancano soltanto 90 minuti… ».
« Noi speriamo nello spareggio! ».
« Lo considera probabile? ».
« Adesso è possibile ».
« Come lo giudica, in… astratto? ».
« Sarebbe un grosso fatto agonistico e spettacolare ».
« E’ soddisfatto della partita di Vicenza? ».
« La Juve aveva giocato meglio a Mantova: a Vicenza forse non è stata molto brillante,
comunque sempre solida e positiva ».
« Spareggio o non spareggio, è pienamente soddisfatto del campionato della Juve? ».
« Pienamente! Abbiamo raggiunto tutti gli obbiettivi che ci eravamo posti ».
« Quale soprattutto? ».
« Beh, quello di aver tenuto fino in fondo: la Juve ha il grande merito di aver dato interesse,
suspense, incertezza al campionato fino all’ultima domenica; questo non accadeva da molto tempo
ed è un fatto molto importante… ».
« Un progresso soprattutto rispetto agli anni scorsi… ».
« Ecco, questo è il punto! Siamo la squadra che più è migliorata rispetto allo scorso campionato.
Non solo, ma in questi ultimi tre anni il progresso è stato costante! Anche se… finora non siamo
giunti a risultati eccezionali come potrebbe essere lo scudetto! ».
« Qual è, secondo lei, la ragione principale di questo costante progresso? ».
« La mentalità professionistica inculcata nei giocatori ».
« Vuol spiegare meglio? ».
« Sì, la mentalità che il campionato non si gioca in dieci partite, ma in mesi e mesi, una partita
dietro l’altra, fino alla fine, senza sbandamenti, senza mai mollare. Con dedizione insomma: questa
è la ragione principale. Il resto è conseguenza ».
« Senta onorevole, senza risalire all’antichissima e superata antitesi con Sivori, sembrava ad un
certo punto che più di un giocatore della Juve mal tollerasse Heriberto: che cosa mi può dire in
merito? ».
« E’ quasi tutto scandalismo! ».
« Ha detto quasi… ».
« E’ chiaro che in una squadra in assestamento, quando si perde, quando i risultati non vengono,
c’è la tendenza nei giocatori ad accusare qualcuno, quasi sempre l’allenatore. Ma questo accade in
tutte le squadre, non solo nella Juve. E poi certe notizie sono state messe in giro con continuità
perchè qualcuno aveva interesse che fossero messe in giro! Ha capito? ».
« Una specie di sabotaggio indiretto? ».
« Si voleva che certe voci continuassero a circolare su di noi! Ma rimangono voci ».
« A proposito di voci, è vero che Volpi è già vostro? ».
« Non abbiamo comperato Volpi: alla fine del campionato lo tratteremo, ma è… probabile….. ».
« Ho capito: come ha giocato contro di voi una settimana fa? ».
« Benissimo! E’ naturale d’altra parte: sapendo che volevamo acquistarlo, si è impegnato al
massimo ».
« Diciamo che Volpi è probabile: e poi? ».
« Beh, la campagna acquisti non è ancora cominciata! ».
« Ufficialmente no! Ma… ».
« Anche la campagna ufficiale sarà molto difficile per tutti! ».
« In che senso? ».
« II mercato degli stranieri è bloccato! ».
« Lei non ritiene possibile un’apertura rapida? ».
« Dovrebbe essere rapidissima, entrare in funzione subito, ma credo che non se ne farà nulla e
quindi tutta la situazione rimarrà stagna ».
« Ci sono dei grossi nomi per grossi scambi….. ».
« Mah, guardi, chi ha i dieci grossi se li tiene, quasi tutti; quindi non rimangono che i giovani:
bisogna continuare a forzare sui giovani finche dura l’autarchia! ».
« Pasquale se ne va… ».
« Sì, Pasquale se ne va, ma quello che ha fatto rimane! Blocco degli stranieri e Società per azioni
che sono sempre piene di incognite: lui le ha fatte, ora se ne va, ma non che vengano rimosse le sue
leggi! ».
« Circola anche insistente la voce che Moratti abbandoni l’Inter: lei cosa ne pensa? ».
« Non ne so nulla: so solo che è una voce. Ma anche se fosse vera non me ne meraviglierei
molto. E’ possibile: Moratti in questi anni ha avuto tutte le soddisfazioni. Può darsi che abbia
pensato di lasciare prima di dover assistere al declino dell’Inter o perlomeno di essere costretto ad
un totale rinnovamento. Comunque non penso che lascerà: può darsi che subentri figlio con il padre
alle spalle. In ogni caso non sono cose che riguardano la Juve ».
« Senta, onorevole, lei considera sostanzialmente regolare questo campionato? Con riferimento
particolare alla Juve… ».
« Guardi, io ho protestato una volta sola: quando ci è stato tolto gol l’Olimpico. Ho protestato
perchè era un fatto clamoroso che tutti avevano potuto constatare. Quanto ad altri di cui si è
discusso, io credo alla loro a natura episodica e non mi appiglio a nessuno di essi ».
« Alla Juve manca quindi un punto… regolare! ».
« Già! E poi mancano anche altri punti che io considero matematici, alla stessa stregua: i due
rigori che abbiamo sbagliato. Ecco, il gol dell’Olimpico e quei due rigori sbagliati sono il nostro
vero credito con la classifica ».
« Potreste esser in testa! ».
« Potremmo, ma non facciamo drammi nè recriminazioni: abbiamo mantenuto tutti gli impegni
nei confronti di stessi e del pubblico, succeda quel che succeda prossimi novanta minuti! ».
« Novanta o… centottanta? ».
« Speriamo centottanta! ».