1967 aprile Scopigno
1967, aprile
Scopigno: “Herrera distruggerà l’Inter!”
« Perché ce l’ha con Herrera? »
« E chi ce l’ha? »
« Allora, perché lo attacca? »
« Io non attacco, esprimo un’opinione ».
« Proibita… »
« Chi l’ha detto che è proibita? »
« La Giudicante, su mandato programmatico e tassativo di Pasquale… »
« In Televisione, anche dopo la partita con il Portogallo, ne succedono di tutti colori: interviste,
commenti, battute. E allora, che facciamo? Io non posso nemmeno fiatare su un problema che,
direttamente o indirettamente, tocca un po’ tutti e ha fatto già scrivere in pochissimi giorni fiumi
d’inchiostro? Io zitto, eremita? Non attacco nessuno, non insulto nessuno, ma fatemi sentire che
sono vivo ».
« Herrera C.U. è un… tabù federale oramai! »
« Beato lui! »
« Lei è d’accordo con Rocco? Lei crede che la confusione fra Inter e Nazionale nella persona di
Herrera, possa danneggiare la Nazionale? »
« No, assolutamente! »
« Ma, come?! Lei… »
« Io sono convinto che Herrera finirà col distruggere l’Inter!!! »
« Spieghi, per favore »
« E’ molto semplice e neppure molto originale la faccenda; e credo anche che se ne siano già
accorti in parecchi: Herrera, oggi come oggi, vede solo azzurro. È talmente ossessionato dall’idea
della Nazionale che è pronto a dimenticare l’Inter ».
« Ma ossessionato perché? »
« Herrera in Italia ha ottenuto tutto, siamo sinceri. Anche lo scudetto, che cosa può dirgli ormai
di tanto nuovo: nulla. Lo stesso vale per la Coppa. Herrera ha vinto scudetti e Coppe: traguardi di
prestigio personali, non ne ha più».
« Quindi la Nazionale… »
« La Nazionale viene per lui al momento giusto, a rinnovargli ambizioni che forse si erano un
po’ raffreddate in questi ultimi anni. A Herrera In Italia manca soltanto il trionfo con la Nazionale!
Lui ha sempre sostenuto, e ne è profondamente convinto, che i nostri insuccessi internazionali di
questi ultimi anni non sono da imputare ai giocatori: lui è convinto che sia una questione di
allenatori e basta! Non lo dirà mai, ma è così: da quando è C.U. deve avere un’unica idea fissa:
dimostrare alla fine, quando verrà il momento buono, che lui riuscirà Dove gli altri sono falliti.
Questa impostazione mentale di Herrera finirà con danneggiare fortemente l’Inter! »
« Un esempio? »
« Mazzola, tanto per rimanere in argomento! »
« Mazzola, in che senso? »
« Mazzola aveva una caviglia terribile dopo la botta contro la Roma: me lo confermarono tutti la
settimana scorsa. Eppure so che Herrera ha fatto la fine del mondo pur di averlo. Costasse quel che
costasse, caviglia o non caviglia. Questo è soltanto un esempio, ma è lampante: è chiaro come il
sole che, pur di non rinunciare a Mazzola per la partita con il Portogallo, Herrera ha rischiato di
togliere all’Inter un giocatore decisivo come Mazzola! »
« Lei, quindi, anticonformisticamente, crede che i problemi maggiori Herrera, con la sua duplice
carica, li creerà all’Inter più che alla Nazionale? »
« Io credo di essere obbiettivo: l’unica vittoria che manca ad Herrera è quella. E poi, non
dimentichiamo che licenziamento di cinque anni fa, prima di andare in Cile, deve avergli lasciato
dentro un certo non so che di spiacevole: ora parla sempre di Coppa Europa, ma non è quella dei
Campioni… dell’Inter, è quella per Nazioni! Può darsi che mi sbagli, ma l’Inter non ha ancora
vinto lo scudetto. Anche perché deve venire a Cagliari, e a Cagliari, ve l’assicuro, lo farò soffrire
molto! ».
« Ma lei non avrà Riva… ».
« E’ la cosa peggiore che ci potesse capitare: Riva è un asso, uno dei giocatori più completi
positivi che siano nati nel dopoguerra. Non lo si può sostituire ».
« Riva ha avuto l’incidente quando aveva… il numero nove sulla schiena e nella posizione di
vero e proprio centravanti: non le pare una fatalità dopo tutte le polemiche dei giorni precedenti? »
« Polemiche assurde, a dir la verità, basate sul nulla! »
« Che vuol dire? »
« Niente, dico soltanto questo: credo, oggi, di conoscere come gioca Riva meglio di chiunque
altro. Soprattutto perché lo vedo più di ogni altro: ma nessuno, nè Valcareggi nè Herrera, si è
preoccupato di chiedermi qualche informazione! »
« Veramente? »
« Sul serio, è la verità! E poi sento dire, a proposito di Riva, cose e giudizi che non rispondono
minimamente al vero ».
« Dica uno di questi giudizi… »
« Riva non sarebbe più una ala! »
« Per lei invece lo è ancora? »
« Ma certo che è un’ala! E cosa sennò? »
« Ma Herrera… »
« Herrera quante volte lo ha visto giocare?! A San Siro… E per un soffio, ma lasciamo
« Lei, anche dopo il Portogallo, sostiene che Riva è una ala, in polemica con Herrera: qual è il
perdere… »
suo ragionamento? »
« E’ una constatazione più che un ragionamento: Riva, nella posizione che occupava prima di
quel maledetto infortunio, aveva segnato diciotto gol. Ma non è che questi gol in più rispetto agli
anni scorsi siano venuti perché Riva è diventato un centravanti: conclude da centravanti, stringe al
centro per sfruttare al massimo le sue possibilità di destro e di sinistro, ma non è un centravanti.
Riva, fondamentalmente, rimane sempre un’ala. Sennò, nel Cagliari, che ci starebbe a fare
Boninsegna? »
« Infatti… sembra che proprio Boninsegna avesse manifestato il suo risentimento per la
situazione tattica in cui si trovava! »
« E in che situazione si sarebbe trovato? »
« L’invadenza di Riva gli avrebbe rubato quasi tutte le possibilità di gol! »
« Ma Riva era diventato capocannoniere invadendo la zona di Boninsegna! La cosa non è che mi
dispiacesse: d’altra parte non credo che Boninsegna si sia lamentato con qualcuno di questa
presunta invadenza, sennò lo avrebbe detto a me ».
« Centravanti o ala, comunque, l’incidente di Roma ha modificato in qualche modo i piani del
Cagliari per la prossima campagna acquisti? »
ancora a Cagliari! Almeno finchè ci sarò io!!! »
« Si è tanto parlato di una nuova asta per il nostro giocatore, ma non credo che Riva rimarrà
« Cioè? »
« Io non ho ancora firmato il contrato per l’anno prossimo, ma quando lo farò, metterò bene in
chiaro con la società che vorrei poter conservare a tutti i costi il Cagliari così com’è. E Riva è
l’elemento più importante di ogni discorso futuro. La frattura che ha subito non cambia nulla: la
guarigione sarà perfetta, come è stato ripetutamente assicurato ».
« Riva a parte, quali sono gli orientamenti del Cagliari per il prossimo anno? »
« Non indebolire la squadra per nessuna ragione: del resto, perché Rocca dovrebbe farlo? Con la
partita contro la Juventus abbiamo battuto di sei milioni il record precedente di incasso, anche se ci
sono mille abbonati in più: il pubblico è il termometro della squadra ».
« Allora niente? »
« Senza vendere nessuno potremmo rafforzarci! »
« Con chi? »
« Boh! »
« Con… Haller? »
« E’ possibile! Se questo Cagliari avesse anche Haller, vincerei lo scudetto passeggiando! »
« Ma Haller non verrà mai in Sardegna: dimentica la scuola tedesca per i figli? »
« Non dimentico, ma nulla è impossibile! »
« Strano che lei parli con tanto calore di Haller: dicono che furono soprattutto Bulgarelli e Haller
a provocare il suo licenziamento da parte del Bologna! »
« Balle! Ho parlato recentissimamente a entrambi e mi hanno assicurato, soprattutto Bulgarelli,
di non aver mai detto nei miei confronti quello che è stato attribuito a loro. Sono balle! »
« Haller appartiene comunque ad un futuro incertissimo: vorrei chiedere invece di Rizzo: non se
ne parla quasi più. E’ finito? »
« Ma scherziamo davvero? Ha avuto una annata un po’ sbilenca, anche molto sfortunata. Poi c’è
stato il matrimonio di mezzo… tutto l’insieme l’ha messo un po’ in crisi, ma basta, tutto qua ».
« E Boninsegna? »
« E’ un sottovalutato! Vale tre Cappellini, ma di lui, non se ne accorge nessuno! E’ come
Longoni, il miglior terzino del campionato! E non esagero! »
« Non le sembra che, dati gli uomini, le premesse e la partenza, il Cagliari potesse quasi
« Con un po’ più di esperienza e di ‘”politica” potremmo avere almeno quattro punti in più:
« Solo questo le manca? »
« No, adesso ci manca Riva: un grosso dramma per noi. Ed è scoppiato con quel maledetto
infastidire l’Inter?»
quelli che ci mancano! »
numero nove sulla schiena! »