1967 febbraio 7-12 Amarildo +200 milioni per Haller!
1967, febbraio, 7-12
Amarildo + 200 milioni per Haller!
Nonostante il gol di Turra (fedelissimo numero 2 di Luis Carniglia dopo Perani); nonostante la
vittoria di Foggia, l’argomento che tiene occupata anche questa settimana la pubblica opinione
bolognese si chiama H.H.: …Helmut Haller. E’ bastato che, prima della partita contro il Mantova,
Haller, febbricitante e colpito da una forma allergica alla pelle (dei « rossi punti, ma non morpillo »,
come lui stesso disse), e bastato dicevamo che avesse dichiarato di non sentirsi bene, di esser
preoccupato, perchè qualcuno insinuasse subito il sospetto che Haller facesse la manfrina di
comodo. E’ bastato che, prima della partita con il Foggia, Haller accusasse ancora le botte ricevute
durante l’incontro di Coppa con gli inglesi, perchè si ripetessero le voci, questa volta più precise e
malevole, sul comportamento del calciatore tedesco. « Ha paura di andare a Foggia! — si diceva —
Dopo la storia della bottiglietta, si sa che ci sarà un clima come minimo un po’ caldo. E’ per questo
che Haller non vorrebbe nemmeno partire ». Si disse anche, tanto per soffiare sul fuoco delle
congetture, che Carniglia aveva quasi caricato di peso sul treno per Foggia il riottoso Helmut.
Perchè non esiste una domenica di pace vera per Haller? Perchè dietro ad ogni sua dichiarazione,
dietro ad ogni a atteggiamento o situazione personale, « deve » nascondersi per forza un sottinteso,
una considerazione utilitaristica?
I figli di Helmut e il rilancio del Garoto
La ragione c’è e si conosce: il divorzio. II divorzio imminente tra Haller e società. Attorno al
giocatore, che, come contro il Mantova (suo lo splendido gol), si impegna al massimo delle sue
possibilità per un ben definito e affatto sciropposo spirito professionistico, una certa atmosfera si è
andata perdendo. C’è ancora il grandissimo campione, c’è ancora il simbolo di « un’era rossoblu »,
ma non c’è più quel legame invisibile che fa di giocatore-personaggio un dato quasi irrinunciabile,
per anni e anni. Non so, come per esempio, Luis Suarez per l’Inter del periodo Moratti-Herrera.
Haller lui più di ogni altro, più ancora della signora Waltraud, si sente un provvisorio. Aspetta di
conoscere gli sviluppi. Ma deve muoversi con estrema cautela tra i cristalli: ogni sua dichiarazione
può costituire oramai « bomba ». E’ per questo che non accetta nemmeno per scherzo di attaccare il
discorso… post-bolognese. L’unica cosa che ha sentito, che gli è stata riportata (anche da amici
influenti e bene informati) è quella dello scambio con Amarildo. Se ne parlò tempo fa in maniera
molto vaga. Se ne è parlato anche domenica scorsa a San Siro, dopo la vittoria del Milan sul
Cagliari. Il Milan non nasconde che, in una combinazione ragionevole, sarebbe dispostissimo a
cedere Amarildo. Il « garoto » stesso d’altra parte, è in una situazione chiusa. Dice di avere una
tremenda nostalgia del Brasile; dice di essere (come Pelè…) disgustato dalla piega anti-offensivista
che ha assunto il calcio, soprattutto italiano. Dice tutto questo in perfetta onesta e convinzione, però,
dice anche che il Milan ormai non esercita più nessuna « attrattiva » su di lui. Non c’è rancore, nè
rabbia od altro; c’è solo la constatazione di un prolungato fallimento. Per questioni tattiche o
ambientali, per una ragione o per l’altra, Amarildo è convinto che solo un cambio di società (un’altra
grande società) potrebbe, caricandolo, facendogli mutare ambiente, ridargli la fiducia nei propri
mezzi. La situazione « personale » di Amarildo coincide stranamente, agli effetti di un
trasferimento, con quella di Haller. I motivi di fondo sono diversissimi, ma lo scopo, l’obbiettivo,
sono identici: cambiare per migliorare. Haller (educazione dei figli e lotte intestine..); Amarildo
(rilancio personale e contrattuale..).
Le voci di un possibile scambio parlano di un affare su queste basi (praticamente dettate dal
Bologna): Haller al Milan per Amarildo più duecento milioni! Praticamente, valutando Haller 450
milioni, verrebbe assegnata ad Amarildo una valutazione, nello scambio, pari a 250 milioni. Il
conguaglio in contanti. Potrebbe essere appunto questo il grosso e (reciprocamente) vantaggioso
affare che è stato indicato a Bologna come l’unica possibilità concreta per permettersi il lusso di
rinunciare ad un campione di statura mondiale come Helmut Haller. I1 presidente Goldoni,
praticamente ha già concesso ad Haller la parola che non si opporrà ad una cessione: basta — ha
detto — che si mantenga tranquillo fino alla conclusione del campionato! Sennò, a costo di
rimetterci una valanga di milioni… Germania, non rimarrebbe che la Germania! L’affare Haller-
Amarildo, è bene sottolinearlo, non è campato per aria. Lo stesso Haller ne è venuto a conoscenza
per vie riservate. E l’Inter? Perso Vinicio, se « volesse » rinunciare anche a Jair non si troverebbe
automaticamente nelle condizioni ideali per il grande colpo? L’Inter: è questa la grande incognita.