1968 gennaio 18 Tuttosport Il silenzio di Barbè fa l’Inter ottimista
1968 gennaio 18 (tuttosport)
Mazzola pensa che il caso non si ripercuoterà sulla squadra
Il silenzio di Barbè fa l’Inter ottimista
Il centravanti spiega: “Coi due gol di domenica mi sono liberato dall’incubo di non segnare –
Anche i compagni hanno ritrovato la determinazione-vittoria che purtroppo finora era
sempre mancata”
MILANO, 17 gennaio
Ore di febbrile attesa, l’ansia, le previsioni del rinvio, la paura: questa è l’Inter. La squadra, quasi
un fatto secondario. Tutto in una moneta la classifica, le ambizioni quasi impossibili di rilancio, lo
spirito di conservazione di Helenio Herrera, i gol di Mazzola, il morale. Poi, alle diciassette e dieci
minuti, parla Barbè, il giudice sportivo, attraverso tre righe laconiche sul foglio candido del
comunicato della Lega: « In merito alla partita Inter-Cagliari, si prende atto, con riserva di ogni
decisione, del preannuncio di reclamo inviato dalla società Cagliari ».
Che significa? Questo: Barbè ha preso visione, già da ieri, degli atti ufficiali a sua disposizione, e
cioè il rapporto dell’arbitro e referti medici. La regolamentazione della presente stagione ha dilatato
i poteri istruttori del giudice sportivo, che non è più tenuto a decidere « esclusivamente » in base a
quegli atti. Barbè dunque, constatato il preannuncio telegrafico del reclamo del Cagliari, ha deciso
di attenderlo e di decidere in seguito. Tale rinvio per supplemento di indagine, in pratica viene
interpretato negli ambienti interisti come un fatto positivo. Si dice: « Se avesse raggiunto la certezza
della responsabilità oggettiva dell’Inter, in base agli atti in possesso, avrebbe potuto dare subito il
due-zero. Se non lo ha fatto, è perchè il rapporto dell’arbitro non dà elementi di “fondato
convincimento”, da solo ».
In sostanza verrebbe confermata l’impressione che avevamo ricavato ieri dopo l’intervista fatta a
Salerno all’arbitro De Robbio dall’inviate di un quotidiano di Napoli. Quando si avrà la sentenza
dopo questo supplemento? Alle ore ventiquattro di lunedì prossimo 22 gennaio scadrà il termine, di
sette giorni, per la presentazione del reclamo del Cagliari. In teoria il giudice sportivo potrebbe
decidere anche martedì 23 o giovedì 25 (come è accaduto in occasione di partite infrasettimanali);
sempre in teoria, che se il Cagliari presentasse il reclamo, per esempio, venerdì prossimo, Barbè
potrebbe decidere anche sabato prossimo, ma la data più probabile, seguendo la prassi, è mercoledì
24.
Bisogna liberare il terreno anche da una imprecisione sul piano regolamentare: l’Inter, in questo
giudizio di prima istanza, non ha diritto a controdeduzioni che ribattono il reclamo del Cagliari.
Anche noi avevamo parlato di tre giorni a disposizione dell’Inter, ma il comunicato numero quattro
del 31 ottobre 1967 della FIGC, annotato come « Chiarimenti interpretativi della presidenza
federale in relazione al procedimento davanti al giudice sportivo », dice, fra l’altro, « …peraltro,
stando il particolare carattere del procedimento, è escluso il diritto, per la controparte, di prendere
visione degli atti ufficiali e di presentare controdeduzioni ».
Nè orali dunque, come avevamo già detto ieri, nè scritte. Ora l’attenzione sarà tutta puntata sul
contenuto del rapporto del Cagliari, curato dall’avv. Antonio Bellu. I capisaldi li conosciamo già: 1)
si nega la gomitata di Pacchetti; 2) si nega che Longo potesse rientrare in campo; 3) si allegano le
conclusioni dell’Ospedale oftalmico di Torino. Per una settimana ancora, la partita non verrà
omologata. Un’ombra, due punti, rimangono sospesi sul campionato.
Le ipotesi, le opinioni sono varie, ma la verità è una sola: o omologazione del 3-0 o 2-0 a
tavolino per il Cagliari. Deciderà tra una settimana Barbè. Poi si avranno le code giudiziarie ai
diversi gradi della disciplina calcistica.
Come ha reagito la squadra alla notizia? Abbiamo preso il parere-campione di Sandro Mazzola.
Il giocatore, che è rimasto a casa tutta la giornata per misura precauzionale dopo un lieve attacco di
influenza nella notte (37,4 di temperatura) ha dichiarato: « Noi giocatori, date precedenti decisioni
che ci hanno riguardato direttamente, siamo come fondo un po’ scettici, però siamo ottimisti se
pensiamo alla sostanza delle cose. Noi crediamo che sia giusto darci partita vinta »
« Pensi che questa sospensiva potrà influire sulla squadra nella partita di Roma? »
« Più in fretta si fa meglio è, ma non penso che ne risentiremo psicologicamente. Proprio contro
il Cagliari mi è sembrato che l’Inter abbia raggiunto una cosa molto importante che finora non
aveva in pieno: la volontà di vincere a tutti i costi, l’assoluta determinazione! Noi sapevamo che
avremmo fatto gol e avremmo potuto farlo anche prima! ».
« I due gol sono molto importanti per te: anche se Barbè… li cancellerà dalla classifica
cannonieri? ».
« In ogni caso! Perchè mi sono liberato dal problema, finalmente e questo è importante. E’ un
segno che la maledizione se ne è andata, che ho smaltito il nervosismo di non segnare. »
« Herrera ti disse qualcosa dopo la partita? ».
« Niente di particolare, ma era molto soddisfatto ».
« Lui dice che vincerai la classifica cannonieri! Tu credi sul serio di poter ritornare l’uomo-
miracolo dell’anno scorso per l’Inter? ».
aspettiamo un po’, parliamone più avanti ».
« Fisicamente mi sono ripreso e moralmente sono a posto, ma dell’uomo-miracolo come tu dici…
Vito D’Amato ha segnato due gol, nel ruolo di centravanti, contro il Padova in De Martino ad
Appiano Gentile. Era il candidato di Herrera per l’eventuale sostituzione di Mazzola, ma Mazzola
sta bene, non ha più una linea di febbre, domani riprenderà la preparazione con gli altri. Bedin e
Santarini sono sfebbrati, anche se infiacchiti. Solo Pacchetti è ancora in preda al virus influenzale.
L’unica incognita è lui, ma il mago, tanto per cambiare, è ottimista.