1969 marzo 18 La poltrona di Puricelli
1969 marzo 18 (Il Gazzettino)
Il punto su Lanerossi e Verona
La poltrona di Puricelli
La quotazione di Reif – Un Bonfanti da rivalutare
Ieri, alla presentazione di un nuovo mensile sportivo veneto, abbiamo incontrato Alberto Reif. Gli
abbiamo fatto, tra amici, una domanda cattiva e semiseria: « La Tv inquadra le telecamere su di te,
Rocco dichiara che ha sbagliato a non portarti al Milan: un boom tutto tuo o influenzato dal padre
giornalista? » Reif jr. ha sorriso e con pudica sicurezza ha risposto: « No, non credo, il merito è
mio ».
Siamo sinceri: fino a qualche tempo fa non erano pochi quelli che pensavano ad un Reif
« pompato » un po’ artificiosamente, oltre le sue possibilità. Oggi no. Oggi ha ragione Reif jr.: ha
dimostrato a pubblico, tecnici e stampa che la sua pagella tecnica è reale, autentica, definitiva. E’
stato molto duro per lui frantumare il muro del sospetto, ma ce l’ha fatta. Ed il Lanerossi si ritrova
oggi non solo un’autentica punta per tentare l’operazione-salvezza, ma anche un « capitale »: se è
costato 80 vale già 250 milioni, su questo non c’è dubbio. Nei due ultimi match di Vicenza, ha
segnato due reti decisive, contro il Cagliari e contro il Milan. Ed ha mostrato di possedere qualità
moderne: scatto, tiro, rapidità, coraggio. Dice: tecnicamente parlando gli manca qualcosa? Bisogna
tener conto di un particolare: fino a 19 anni giocò per hobby, non ebbe quindi una « scuola », un
allenamento rigoroso. Ma il tempo lavora a suo favore.
Luison da « professionista »
Parliamo di Reif perchè è stato giudicato unanimemente protagonista N. 1 contro il Milan. Ma la
scelta del personaggio è in fondo occasione. C’interessa piuttosto calcare la mano sulla « squadra ».
Carantini ha sempre avuto qualche… problema finanziario con la Società; Calosi si era
pericolosamente lasciato andare ad atteggiamenti divistici; Tumburus si era fatto la fama di
sindacalista; Vitali era tutto scarico sul piano nervoso; Ciccolo aveva il colore della bile. Oggi,
molte cose sono cambiate. E anche chi crede di avere un credito con la Società non strappa nulla al
suo impegno. Il merito va assegnato alla Presidenza (tanto Farina che Pisoni) e a Puricelli. Se la
squadra possiede oggi ancora qualche possibilità di salvezza, lo deve ad un risanamento d’ambiente.
Lo stesso Luison, da giocatore serio e responsabile, si renderà conto che una maggiore
valutazione (più morale che contrattuale) del suo ruolo di titolare, dovrà essere risolta da
« professionista », senza polemiche. L’opinione pubblica (e lo stesso Farina) sa quanto ha sempre
dato questo giocatore e quanto poco ha sempre ottenuto negli anni passati. L’importante è che
l’ambiente afferri in pieno un concetto elementare: con la salvezza tutto, anche i fatterelli personali,
si risolveranno. Con la retrocessione ci sarà dramma un po’ per tutti, in un senso o nell’altro.
In Tv l’errore di De Min
Squalificato Cinesinho, toccherà adesso (con 99,9 probabilità su 100) a Reif. La cosa si fa grave.
Mancano otto giornate alla fine del campionato: è anche cucendosi la bocca e controllando le
reazioni nervose che si può battere la concorrenza. Il punto-super con il Milan non deve illudere
nessuno. Ci sono quattro squadre in… un punto e si retrocede in tre! Bisogna conquistare l’unica
poltrona della fila-A! Un traguardo sempre più aspro e incerto, anche perchè il Varese si è beccato
un punto d’oro a Verona.
E, a proposito di Verona, dobbiamo fare una rettifica. Nel nostro commento di domenica scorsa,
sono uscite in pagina queste righe: « Borghi jr., giovanissimo presidente del Varese ha detto: A
Verona non perderemo, matematico! Lo disse anche Garonzi il giorno dello spareggio Verona-
Lanerossi ». A scanso di equivoci, diciamo che si è trattato di un refuso. Noi infatti avevamo scritto:
« Lo disse anche a Garonzi il giorno ecc. ». La rettifica ci sembra necessaria e ci scusiamo, per
l’involontario errore, con il presidente Garonzi.
Comunque, il risultato ha dato ragione a Borghi jr., a 23 anni il più giovane presidente della serie
A. Questa volta il Verona non è riuscito a dare una mano « indiretta » al Lanerossi ed è apparso
sfasato, nonostante lo splendido gol dello splendido Bui e il palo di Ranghino. Squadra forse
deconcentrata e messa oltretutto a disagio dalla mezza papera di De Min: la ripresa in Tv ha
sottolineato chiaramente l’errore.
Un’ultima cosa: il Verona è praticamente salvo. Che cosa aspetta per mettere in vetrina, o almeno
per valutare in pieno un attaccante come Bonfanti, l’acquisto che costò di più?