1969 marzo 28 Mazzola centravanti alla Hidegkuti: qualcosa di nuovo per la Nazionale?
1969 marzo 28 (Il Gazzettino)
Domani contro la Germania est interessante esperimento azzurro
Mazzola centravanti alla Hidegkuti: qualcosa di nuovo per la Nazionale?
Singolare atteggiamento di Valcareggi muto sulla formazione mentre Mandelli spiega anche
la tattica che la squadra adotterà a Berlino est – Bertini e Zoff sicuri
(DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE)
Berlino, 27 marzo
Siamo all’hotel Unter den Linden: a duecento metri circa, il « muro ». Lugubre come il cielo di
Berlino. Tempo pazzo: quando la Nazionale scende dal Tupolev delle linee aeree cecoslovacche
(una soluzione « neutrale » dal momento che, politicamente parlando, la Germania Est non esiste
per l’Italia e viceversa), poco è mancato che nevicasse. Una ora dopo, il sole. Qua e là cumuli di
neve annerita, vecchia, che resiste allo scirocco. Nei giorni scorsi ha fatto un freddo tremendo, ma
ora (sono le 17 quando scriviamo) si respira primavera. La Nazionale, per stare un po’ tranquilla, ha
scelto l’hotel Sport, lontano dai… giornalisti. I giocatori, con i muscoli induriti da due ore di sosta a
Linate e da altrettante di volo, stanno ognuno nella propria camera, in attesa che passi Tresoldi o
Della Casa: i due massaggiatori.
Si è discusso par avion su tre argomenti: 1) dell’Under 23 vista male a Brescia; 2) della
formazione anti-Germania Est ; 3) dei tedeschi.
Gli Under hanno irritato il presidente federale: « Sì, è vero che gli irlandesi picchiavano — ha
osservato Franchi — ma è anche vero che i nostri giocatori hanno cominciato a piagnucolare, a
buttarsi per i terra come se fossero stati fatti a pezzi, a chiedere continua protezione all’arbitro ».
« In particolare Merlo che, come capitano, ha influenzato un po’ tutti, non le pare? ».
« Certo. Se vogliamo farci rispettare, abbiamo gli stessi mezzi che usano gli altri, è inutile star lì
a piangere il morto! Non occorre mica rispondere a calci in bocca, basta usare il tackle come lo
usano loro. Noi non vogliamo che i giocatori assumano certi atteggiamenti vittimistici; infatti,
durante l’intervallo, mi sono preoccupato di farlo sapere a tutti. Ed è servito: nel secondo tempo ho
visto giocatori più robusti e meno… pessimisti ».
« Quanto lei dice ha un riferimento solo-Under oppure vale anche per sabato? Non sarà
un’amichevole, ma una qualificazione per i mondiali… ».
« Vale sempre e vale per tutti! Guardi, gli Under del primo tempo a Brescia mi hanno fatto
ricordare la… Nazionale di alcuni anni fa! Adesso la situazione è cambiata: i ventidue hanno
assorbito carattere e orgoglio. Dimostrandolo non tanto a Roma, ma in Galles e in Messico. Ho
fiducia, più nel materiale umano che… nelle formazioni: queste passano, quello resta ».
A proposito di formazione, le cose stanno così: tutti la conoscono, fuorché Valcareggi! Scherzi a
parte, accadono le solite cose paradossali. Per coerenza con i programmi concordati al vertice, il Ct
ha dichiarato che terrà una conferenza stampa domani, comunicando solo allora gli undici nomi. Ma
intanto, Walter Mandelli, presidente del Centro tecnico, e Sandro Mazzola hanno addirittura
spiegato ai giornalisti quale sarà… la tattica!
Intervista con Valcareggi.
« Non crede che Cudicini sia più in forma di Zoff? ».
Risposta: « Ma perchè dovremmo togliere Zoff? Creargli dei problemi psicologici, se non c’è
necessità? ».
Quindi, Zoff, Burgnich, Facchetti, Salvadore stopper e Castano libero. « Domenica a Firenze
abbiamo visto un Bertini « suonato », nell’allenamento di Bergamo ha ripetuto molto fumo:
qualcuno sostiene che non sia proprio… concentrato e che perciò non renda ora come potrebbe. Lei
cosa ne pensa? ».
Risposta di Valcareggi: « Ma può essere stanco un uomo a vent’anni!? Bertini ha giocato male a
Firenze per altre ragioni ».
Risposta di Mazzola: « Sarà un professionista, avrà gli ingaggi di quaranta milioni che dici tu,
ma Bertini ha giocato male domenica perchè eravamo a Firenze, con i suoi ex-amici, il suo ex-
pubblico, ecc. Bertini è un ragazzo complessato per natura: quelle cose lui le sente veramente ».
Quindi: Bertini mediano e, fuori discussione, De Sisti-Rivera. « Riva e Prati, anche se avranno
sulla schiena i numeri undici e sette, funzioneranno da doppio sfondatore centrale, alla Hurst-Hunt,
i due panzer dell’Inghilterra mondiale? ».
Risposta di Valcareggi: « Se rispondessi a questa domanda avrei già detto tutto ».
« Ci può dire almeno se giocherà Mazzola? ».
« No, domani, dopo l’allenamento del pomeriggio ».
A questo punto, la cosa si è fatta persino divertente. Mandelli spiega: « Giocheremo senza ala
destra: Prati non può starci sempre; Mazzola e Rivera nemmeno; Domenghini non c’è. La
preoccupazione tattica è quindi questa: riempire il vuoto a destra. Dovranno pensarci soprattutto
Rivera e Mazzola, a turno, battendo il cross giusto ». Per Mandelli dunque, nonostante il silenzio di
Valcareggi, è tutto deciso: le tre punte saranno Riva, Mazzola e Prati. (Quanto al vuoto, un terzino
giusto per mimetizzarlo sarebbe Facchetti che però, spostato da sinistra a destra, perde il trenta per
cento di rendimento).
Mazzola aggiunge: « Valcareggi mi ha già spiegato quale sarà la posizione che dovrò tenere: se
ho ben capito, più avanzato di Rivera ma arretrato rispetto a Prati e Riva. Dovrei fare un po’ il
centravanti alla Hidegkuti, cercare il lancio o lo scambio con Riva e Prati. Mi chiedono se ripeterò
la finalissima dell’Olimpico contro la Jugoslavia: no, perchè quella sera giocai mezz’ala nel vero
senso della parola, cioè sostituivo Rivera. Qui è diverso ».
« C’è voluto l’infortunio a Domenghini perchè pensassero a Prati e quello di Anastasi per
ripescare te: non credi che, se riuscirai a reggere questo ruolo decisivo, potrebbe nascere proprio qui
a Berlino una nuova formula azzurra? »
« Lo dico sottovoce, ma credo che tu abbia ragione: è un esperimento interessante, può saltarne
fuori qualcosa di riportante ». Chiaro che dipenderà anche dai… tedeschi est! Abbiamo fatto un
ultimo rapido sondaggio per dare una quotazione degli avversari.
1) Franchi: « Li ho visti un anno e mezzo fa: non hanno scintille, però macinano, macinano come
un rullo ».
2) Valcareggi: « Nel 1969 qual è la nazione che non ha venti giocatori buoni?! Solo il
Lussemburgo e Cipro. Questa è una buona squadra, anche se l’ho vista recentemente battuta a Sofia
da una grande Bulgaria. Ha ottimi giocatori come Vogel, Frenzel e Loewe: non per nulla da cinque
anni non perde in casa ».
3) Mandelli: « La Germania Est battuta a Sofia era incompleta: credo che quello di sabato sarà
un avversario più duro del Galles fatto fuori a Cardiff ».
4) Rivera: « Giocano atletico come tutte le squadre del Nord, ma ho sentito che non sono dei
picchiatori speciali ».
Il clan azzurro, con i suoi pissi pissi bao bao, con le indiscrezioni ufficiose ma non ufficiali, si
porta sempre dietro la faccia semiseria tipicamente made in Italy. E’ curioso: curioso di vedere se
l’Italia potrà contare per anni sui gemelli Riva-Prati cuciti assieme da Sandrino Mazzola. Ma non ha
addosso l’elettricità che teneva durante la trasferta in Galles.
Maggiore coscienza delle proprie possibilità o sufficienza? Siamo qui a duecento metri dal
« muro » per controllare anche questo.