1973 novembre 28 L’invenzione
1973 novembre 28 – L’invenzione
Quelli dell’Indipendiente hanno ripetuto in questi giorni soprattutto
una cosa: “Non sappiamo nulla della Juve, non la conosciamo”. Gli
argentini sono infatti habitués delle coppe mentre la Juve, in tanti
anni di calcio euromondiale, è arrivata per la prima volta ad una
finale soltanto la scorsa estate: in Coppa Campioni contro l’Ajax a
Belgrado, dove ha perso. Passato qualche mese, la stessa Juve,
nella stessa Coppa, è stata eliminata da una Dinamo Dresda al
primo round, i sedicesimi di finale!
Con questi significativi precedenti, Juve-Indipendiente può valere
soltanto quale fatto di cronaca: non è serio presentarla per finale
intercontinentale. Agli autentici albi d’oro non aggiunge infatti nulla
e sono convinto che (incasso a parte) la prima ad avvertire
imbarazzo sia proprio la Vecchia Signora.
Il calcio è sport e gioco. Perciò ogni suo episodio, ogni suo
protagonista, resta un unicum. Tecnicamente parlando, mandare
in finale la Juve per rinuncia dell’Ajax toglie dunque prestigio alla
Coppa e, partita alla mano, non darà mai il vero campione.
Dopo la vicenda Cile-Urss, si è parlato di boicottaggio ai Mondiali
’74 da parte dei paesi dell’Est: si realizzasse davvero, andrebbero
a Monaco i “secondi” di qualche girone, l’Inghilterra invece della
Polonia per esempio.
I Mondiali ne sarebbero depauperati
moralmente più che tecnicamente. Juve-Indipendiente non può
logica: è una pseudo-finale, un match
sfuggire a questa
abborracciato. Avrà molto più senso e valore la imminente
Supercoppa tra Ajax e Milan, i padroni del calcio europeo ’73.
Quella di oggi a Roma resta una partita inventata: non aggiungerà
nulla a una Juve già matura per il terzo scudetto consecutivo,
questa sì una cosa veramente seria.