1974 maggio 1 Quotidianamente di Arnaldo Airoldi

1974 maggio 1 – Quotidianamente

Nella boxe l’arbitro può decidere il “no contest”, cioè la sospensione dell’incontro per mancanza di
combattività; nel calcio no. Eppure, al giovane e in Serie A esordiente Benedetti di Roma la tentazione deve
essere venuta domenica scorsa all’80’ minuto di Lanerossi-Cesena quando il gioco ha raggiunto limiti tali di
fiacchezza che l’arbitro ha chiamato al centro del campo Cera e Ferrante, i due capitani, e ha chiesto: “E allora
ragazzi?”.
“Cerchi di capire – hanno risposto – ci giochiamo tutta una stagione e un punto per uno…”
Quelli che avevano pagato il biglietto erano 1354 e fischiavano per centomila. Però più irritato di loro era
proprio Benedetti che, per l’esordio in A, sperava in una partita movimentata, qualche episodio che facesse
parlare di lui, magari un po’ di moviola alla sera. Se la partita non interessava e giocatori a lui però interessava
moltissimo. Per questo gli è venuta la tentazione di mandare via tutti prima della fine: così, avrebbe concluso
la carriera agli inizi ma certo si sarebbe guadagnato un posto nella storia dell’arbitraggio.

Arnaldo Airoldi