1976 luglio 23 Storia di ventinove stoccate d’oro

1976 luglio 23 – Storia di ventinove stoccate d’oro

Per vincere, Dal Zotto ha tirato cinque incontri di finale e lo spareggio per l’oro o l’argento.
Ventinove stoccate a favore, sedici contro. Questa la bellissima sequenza del campione, cinque
stoccate ad incontro.

1)Primo incontro con l’australiano Benko, giovane dai capelli ricciuti e fluenti, un vero tipo alla
D’Artagnan. Prima stoccata per Dal Zotto, buon segno, un augurio per la serata. “ è un osso duro e
va a condurre per 3 a 1. Qui esce il temperamento del veneziano che comincia a capire tutto
dell’avversario; quattro a quattro. La stoccata decisiva è un piccolo capolavoro tattico. Dal Zotto
finta l’avversario, si ferma di colpo, si fa tirare l’attacco, para e affonda. Vittoria n.1.

2) Secondo incontro con un altro mancino, il 23enne sovietico Romankov , biondino con baffetti,
campione di Russia e quasi campione del mondo, considerato il più forte dei sei finalisti. Dal Zotto
tira con una souplesse che mangia subito in crisi l’avversario, paralizzato da tre stoccate
consecutive: 3-0 . Edoardo Mangiarotti, con noi in tribuna, gli urla “bravo”. E se lo dice lui! Il
sovietico si fa sempre più nervoso, protesta con il giudice. Finisce 5-1. Il pubblico comincia a
entusiasmarsi per questo spilungone italiano che infila tutti come tordi. Vittoria n. 2.

3)Terzo incontro con Pietruska, francese di origine russa, terzo e ultimo mancino tra i sei finalisti.
Qui Dal Zotto è protagonista di un autentico” blitz” schermistico: per regolamento gl’incontri
possono durare sei minuti ma il liceale di mettere lo riduce a 50 secondi.” E’ impazzito” sorride
allibito Mangiarotti mentre, in progressione Dal Zotto va sul 5-1.

Il francese abbozza qualche affondo e il ragazzolo finta alto per colpirlo alla fine dal basso. Uno
spettacolo. Vittoria n. 3 e, dato l’andamento degli altri incontri ( saranno in tutto 15 più lo
spareggio), in questo momento Dal Zotto è già medaglia di bronzo. Oplà!

4)Quarto incontro con Stankovic, sovietico massiccio, il più anziano in pedana, un tipo molto
esperto. Dal Zotto cambia campo. La concentrazione del veneziano deve essere terribile, appena
può, solleva la maschera per il sudore. L’incontro è molto equilibrato tanto da arrivare anche
questo, come contro la australiano, sul 4 4. Per l’ultima stoccata, Fabio sceglie un colpo ad effetto,
quasi un tuffo che affonda con forza e acrobazia il fioretto. Il pubblico applaude con trasporto anche
perché ha capito che ,per il gioco dei risultati, questa quarta vittoria consecutiva vale per l’italiano
già la medaglia d’argento. Allez, Allez… adesso il peggio che possa capitare è lo spareggio con
Romankov.

5)Quinto incontro con il francese Bernard Talvard, vincitore del Challenge Martini e campione del
mondo, a squadre, nel’ 75 a Budapest. Talvard, sfruttando anche un errore dei giudici, conduce 4-1.
Con affondo carichi di audacia, Dal Zotto riporta l’equilibro sul 4- 4 ma perde l’ultima stoccata e
dunque perde, con la prima sconfitta, la certezza dell’oro. Dirà poi:” Avevo vinto anche questo
incontro, il giudice si è sbagliato due volte”.

A questo punto, dopo una breve pausa, lo spareggio per il primo e il secondo post:. Romankov
arriva allo spareggio con quattro vittorie come Dal Zotto: nel primo è stato battuto solo da Dal
Zotto, quest’ultimo ha perso solo con Talvard.

6)Sono le 3 e 26 di notte a Venezia( le 21 e 26 a Montreal) quando il giudice dà l’”Allez” ai due
campioni. Alle 03 e 31 Dal Zotto salta alto in pedana togliendosi la maschera: ha vinto lo spareggio,
è medaglia d’oro e i compagni lo sollevano da terra. Come un ragazzo ha fatto 1-0,2-0,3-0,4-0.Si è

concesso una pausa con il 4-1 e poi Zac ,sull’attacco del russo contrattacco dell’italiano che a metà
incontro ha pure stoccato spaccato in due il fioretto. Un lungo applauso, gli abbracci l’inno, la
bandier,a le interviste, l’antidoping e, naturalmente, quel gran ciondolo d’oro sul petto.