1976 luglio 23 Uno così nasce ogni 20 anni!
1976 luglio 23 – Uno così nasce ogni 20 anni!
Mini- inchiesta dopo l’oro per sapere che cosa ne pensano di Fabio Dal Zotto gli addetti ai lavori
della scherma.
Il livornese Livio Di Rosa, fratello della medaglia di bronzo del fioretto nel ‘52 a Helsinki e maestro
del giovanissimo campione, non è venuto a Montreal. Ne parla Attilio Fini, tecnico della nazionale
nella quale Dal Zotto è entrato giusto quest’anno:” Fabio è un istintivo, un avversario capace di una
scherma un pò pazza- spiega Fini- ma stasera l’ho visto tirare anche secondo lo stile classico. La sua
scelta di tempo è fuori del normale. In fondo l’unico problema che pone un tiro come lui è la
disciplina: Fabio è un buonissimo ragazzo, educato, intelligente, però un pò refrattario alle tabelle”.
A Renzo Nostini, presidente della federscherma e instancabile oppositore di Giulio Onesti al Coni,
bisogna darne atto di essere stato l’unico ad avere parlato in termini entusiastici di Dal Zotto prima
ancora che il ragazzo posasse piede sulla pedana di Montreal. Nostini ha seguito la finale con
grande compostezza, da signore, seduto su una panca.
Alla fine arriva la faccia stravolta:”Gliel’avevo detto -mi guarda sorridente- che Dal Zotto è capace
di tutto. Un talento così è eccezionale, viene fuori una volta ogni venti anni parola mia. Ha una
sensibilità schermistica naturale, che gli viene da Dio. Non assomiglia a nessuno che io ricordi
perché nessuno sa tirare come lui. Il giorno che perfezionerà anche la meccanica sarà completo.
Conclude Edoardo Mangiarotti:” Sconcerta gli avversari e non sanno più come reagire”.
D’altra parte, anche se Dal Zotto ha smentito questa battuta ,il tecnico Fini ha raccontato che giorni
fa il veneziano gli si era rivolto dicendogli “Se non vinco, che cosa sono venuto a fare a Montreal?”.
Il personaggio c’è già e le migliaia di spettatori del palazzetto d’inverno torneranno a vederlo sabato
prossimo, per il fioretto a squadre.
Oramai il numero uno è lui.