1978 giugno 5 Alla ricerca del personaggio trovi Rossi
1978 giugno 5 – Alla ricerca del personaggio trovi Rossi
MAR DEL PLATA – Noto inviato della tedesca Bild Zeitung, Hans Schlutter mi
chiede notizie su Paolo Rossi. Lo incuriosisce sapere se è cattolico praticante, se va a
messa assieme a Simonetta. Il Mundial soffre tremendamente la mancanza dei Cruyff-
Beckenbauer e va a caccia di nuovi personaggi, a costo di scandagliare la privacy fino
all’ultimo ripostiglio, che è l’anima. I tedeschi hanno il loro… Rossi in Hans Muller,
ventunenne dello Stoccarda, che Facchetti paragona ad Amarildo e che in Germania
aspettano come un nuovo Overath.
Fisicamente parlando, il collega della Bild di Amburgo così vede Rossi: “Il busto è di
Hans Muller, le gambe di Gerd Muller!”. Sintesi molto efficace per un torace meno
sviluppato delle cosce.
A furia di guardare Rossi come “personaggio”, si rischia di scordare che cosa
significhi la sua presenza negli schemi dell’Italia. La novità tattica sta nell’aver offerto
un’alternativa a Bearzot. Prima, con Bettega-Graziani, il meccanismo prevedeva la
volata dei terzini, di Tardelli o di Causio a servire il cross in area.
Si cercava la testa di Bettega e l’acrobazia in generale, perché Bettega non ha tiro (e
l’ha clamorosamente dimostrato al 77′ contro la Francia) e perché il dribbling di
Graziani è un po’ centrale, privo di modulazioni. La presenza di Rossi toglie in
potenza, ma rende assai più agile la manovra. Rossi è uno che si fa trovare sempre e
da chiunque. Sicuro com’è in palleggio e dribbling, provoca l’azione rasoterra, che è la
vera specialità degli ungheresi. Al partito del cross Rossi ha aggiunto il partito
dell’infiltrazione centrale, pelota al piede, e forse proprio per questo piace molto a
Pelé e Sivori, tipi che viaggiavano in piena area con il pallone legato alla suola da un
invisibile filo.
Rossi eccita l’azione con mossette che andrebbero capite. Molto spesso, lo
smarcamento di Rossi è atipico: più che cercare lo spazio aperto, va “sullo” stopper,
per poi sorprenderlo con lo scatto corto. Un atteggiamento così sofisticato ha parecchi
pregi, a patto che chi lo deve servire ne conosca il meccanismo ad occhi chiusi. E’
quanto manca ancora a questa “Rossitalia”, tanto che contro la Francia almeno 3-4
volte Rossi è andato da una parte e Causio l’ha servito dall’altra. Detto fra parentesi
tattica: quanto mi sarebbe piaciuto vedere una coppia Riva-Rossi, con Bettega
mezzala. Potenziale-gol? Interrogativo suggestivo, ma ahimè senza risposta.