1978 maggio 26 Gentile non fa un rigore da 4 anni e da tre non fa segnare l’avversario
1978 maggio 26 – Gentile non fa un rigore da 4 anni e da tre non fa segnare
l’avversario
BUENOS AIRES – Claudio Gentile, 25 anni, ha giocato 17 volte in Nazionale, 7 da
terzino destro, 7 da sinistro, 3 da stopper. Fino a un paio d’anni fa, certi suoi tackle
destavano raccapriccio negli avversari e rigetto negli esteti; ora non ha più
concorrenza nella marcatura a uomo, cui si applica con scrupolo truce, la faccia di
uno Zé Maria brasiliano, le gambe arcuate e minate.
Una delle incongruenze rinfacciate di questi tempi a Bearzot è di avere convocato fra
i ventidue, ben 3 terzini mancini, Maldera, Cabrini e Gentile. Non è affatto esatto,
perché Gentile nasce anzi destro e riuscirà a lavorare di sinistro soltanto più tardi,
perfezionato con pazienza da Trapattoni. “Prima della lezione di Trapattoni – è lo
stesso Gentile a insistere – il sinistro mi serviva soltanto per la frizione della
macchina!”.
D’essere mancino non è nemmeno l’unico modo comune a carico di Gentile. Ne
circola un altro, secondo il quale Gentile avrebbe il rigore facile, sempre lì lì per
abbattere maldestramente l’uomo-gol in area. Se i dati contano qualcosa, la realtà è
molto diversa: in quattro anni Gentile ha provocato un solo penalty! Contro Urban, in
un Juve-Cesena, “e non c’era neppure quello”, precisa Gentile.
Gli chiedo di indicare la sua migliore qualità. “Il temperamento, non mollo mai
nessuno – risponde – si chiami Pelé o Pinco Pallino”.
Forse per questa ragione Gentile può contare su una statistica niente male: da circa tre
anni il suo avversario diretto non riesce a segnare. A parlare di calcio totale, mette un
po’ a disagio esibire le cifre del “non-ti-faccio-toccar-palla” ma certamente il calibro
di un terzino lo si deve cogliere anche così.
Probabilmente per questo, Bearzot sta pensando a lui come “vice” di Tardelli nella
marcatura di Platini, anguillone dal piede-laser che bazzica gli spazi di mezzala. Oggi
Gentile si dichiara al 75 per cento della forma e ritiene di salire al 90 per cento il
giorno dell’esordio contro la Francia: uno standard che gli consentirebbe di risolvere
al Ct i problemi tattici aperti dallo scadimento di Tardelli.
Non c’è giocatore, alla Juve o in Nazionale, sia più di Gentile amico di Tardelli. Da
due anni i due passano le giornate assieme, le stesse cose, lo stesso lavoro, lo stesso
ritmo, gli stessi amici e il resto.
“Tardelli è in difficoltà – rivela con pudore Gentile – perché preoccupato di non poter
starsene come un giovane qualunque con sua moglie”.
Tardelli (23 anni) e la sua ragazza (19) si sono sposati il 12 maggio scorso. Hanno
avuto a disposizione tre giorni, poi il ritiro per la partita con la Jugoslavia e amen. Tra
il Mundial, il campionato militare in Canada e la ripresa della serie A, Tardelli ha
l’incubo di 4-5 metri allo sbando, in un momento delicato e intenso della sua vita
d’uomo.
Anche i calciatori, come sostiene l’avv. Campana, hanno un cuore e il resto, tanto che
Bearzot non è più sicuro che Tardelli riuscirà a fermargli Platini. Così, se Tardelli non
si metterà in questi giorni l’aorta in pace, toccherà a Gentile dargli una mano da vero
amico: Gentile si sposerà a fine giugno, ed è questo il suo vantaggio, d’aver potuto
aspettare. Che cosa non si fa per il Mundial.