1980 aprile 2 La paura della prima volta
1980 aprile 2 – La paura della prima volta
Sullo scandalo delle scommesse occorre sempre ricordare almeno due cose: i primi a
parlarne sono stati due quotidiani (romani); i soli a presentare denuncia sono stati due
scommettitori clandestini (romani). Senza la stampa e i due presunti truffati, lo stagno
non avrebbe fatto una grinza. Dal mondo del calcio tanti sussurri e grida ad uso
rigorosamente interno, senza mai una denuncia, un intervento. Semmai, il calcio ha
tentato di ingoiare ogni turbolenza e non a caso i primi commenti furono pressoché
unanimi: «è una montatura».
Detto questo, lo scandalo si è fortunatamente imbattuto in due giovani magistrati che
hanno fatto tutto il possibile e forse di più per arrivare a rapide conclusioni,
consapevoli come si sono dimostrati che il campionato cammina, che il pubblico va
allo stadio, che la schedina continua, che insomma lo sport non può attendere.
In un Paese abituato ai clamorosi ritardi processuali del tipo piazza Fontana, è la
prima volta che un’istruttoria viaggia a cento all’ora, che gli avvocati se ne stanno
tranquilli, che la gente s’imbatte incredula nell’efficienza. Ma, evidentemente, la prima
volta mette paura, tanto da far correre dietro a ipotesi da struzzo come quella di
bloccare eventuali retrocessioni a tavolino.
La prima volta mette paura, ma è inevitable. Almeno affrontiamola seriamente.