1983 dicembre 5 Le reti
1983 dicembre 5 – Le reti
Dove passa la Juve, di questi tempi sono sempre molti gol. Sei a Firenze, quattro ieri a Torino. Tutte
le reti della partitissima nel secondo tempo. Vediamole:
62’: sulle trequarti sinistra, Conti riceve e dà uno sguardo alla porta. Scatta corto e, alla sua tipica
maniera, fa partire un sinistro molto preciso da una ventina di metri che, a dire il vero, coglie la
Juve fin troppo sorpresa. Il tiro è un autentico sfregio, radente. Il portiere ha tre-quattro difensori
davanti, si allunga, sembra pronto a deviare sul fondo, ma il pallone schizza sotto le mani protese,
giusto nell’angolo. 0-1.
72’: da qualche minuto è in campo Vignola al posto di Boniek. Il raffinatissimo veronese scambia
sulla trequarti centrale, allungando una rifinitura per Platini che si avventa verso l’area. Un
difensore della Roma gli frana letteralmente sopra, stendendolo, è punizione. Già la barriera è un
po’ così e così, un po’slabbrata sulla sinistra; poi il portiere Tancredi è troppo in avanti e
clamorosamente a sinistra. Si vede lontano un chilometro che basterà a Platini un abile sorvolo ed è
gol matematico: così accade infatti, con Tancredi che si inalbera pateticamente e inutilmente. 1-1.
77’: azione prolungata della Juve sul corridoio destro. Pallone a Rossi, che trattiene il pallone
ondeggiando in finte possenti. Un cross lungo, a parabola, coglie la Roma in un momento di
incredibile panico al centro dell’area. Sono Bonetti e Nela, soli e senza avversari nei dintorni, a
combinare un pasticcio storico, mentre lo stesso Tancredi assiste senza un’iniziativa. Sopraggiunge
da dietro Penzo che, colpendo in diagonale da pochi metri, dal basso verso l’alto, scaraventa in gol
con giustificata rabbia e soddisfazione. 2-1.
89’30’’: da un po’ di minuti la Roma sta insistendo per ottenere il pareggio, non è ancora
rassegnata. Prima Tacconi si oppone alla grande ad un colpo di testa di Cerezo, poi è Righetti,
sempre di testa, a mancare di poco il bersaglio. Finché, quando sembra davvero cronometricamente
finita, Chierico fa partire un servizio da destra che trova Pruzzo con la schiena girata alla porta e il
solito Caricola appiccicato alla maglia. Al centravanti non rimane che tentare l’impossibile, una
rovesciata al buio, con l’uomo addosso. La prodezza gli riesce, davvero eccezionale, 2-2 e fine.