1983 giugno 3 Zico con l’Udinese al Friuli: adesso manca soltanto la firma
1983 giugno 3 – Zico con l’Udinese al Friuli: adesso manca soltanto la firma
Chiamano Zico “Pelé bianco”. È Zico l’incarnazione moderna del calcio carioca, il calcio di Rio, il
calcio che diverte, che sente il gol come stella filante del carnevale. Zico è amato in Brasile perché,
oltre che grande, è nato povero, di una gracilità che durante l’infanzia fece addirittura temere per il
suo corretto sviluppo scheletrico. Quando, tra torme di ragazzini da spiaggia, si accorsero della sua
dolcezza di piede, lo fecero uomo soprattutto a suon di bistecche.
Zico è il Flamengo; il Flamengo è il Maracanà, unico stadio al mondo capace di 220 mila spettatori.
Una notte, di ritorno da un’inchiesta in Cile, corsi tra un volo e l’altro a vederlo perché gli assi
carioca non si guardano mai abbastanza: lo vidi segnare 4 dei sei gol del Flamengo.
Perché uno Zico accetta Udine? Non lo so, è l’unica cosa che non capisco anche se l’amicizia di
Edinho, i 30 anni, la curiosità del mondo e le lire pagate in dollari fanno una miscela da non
trascurare.
Prendere un giocatore per 4 milioni di dollari, vale a dire 6 miliardi abbondanti, sembra una pazzia
dell’Udinese, paragonabile soltanto ai 2712 milioni pagati nel 1978 dal Vicenza per l’ultima metà
che gli mancava del ventiduenne Paolo Rossi. Scandalizzano Rossi al Vicenza o Zico all’Udinese
più di un Maradona per 15 miliardi al Barcellona essendo in discussione non il prezzo in sé quanto
il ruolo delle rispettive Società: è difficile accettare in Italia che la provincia metta in discussione la
ridistribuzione del prodotto-calcio sfilando i mega-clubs.
Visto il fallimento totale e progressivo del Vicenza del dopo-pazzia, a Udine fanno i debiti
scongiuri, ma il problema non è questo. Ci chiediamo piuttosto: è mai possibile che Mazza sia di
colpo impazzito prendendo un campione che, per quanto grande, gli prosciuga fin d’ora l’intero
incasso di tutta la prossima stagione? È mai possibile che Mazza non abbia valutato tutto ciò
proprio quando la Zanussi (“Mamma Zanussi” la chiamò il presidente) attraversa il suo momento
più critico e ha denunciato una perdita di 130 miliardi nel 1983?
A mitigare o dissipare lo sconcerto provvedevano probabilmente le clausole del contratto,
ricordando ad esempio che 5 dei 15 miliardi per Maradona erano una quota della Coca Cola,
amministratrice in esclusiva dell’immagine internazionale del “niño de oro” argentino. Già una
società pubblicitaria giapponese era intenzionata ad acquistare in proprio Zico. Ebbene, se le nostre
informazioni sono esatte, sta qui la chiave della pazzia e-o affare: un pool pubblicitario straniero
parteciperà allo sfruttamento di Zico con una sostanziosa quota all’Udinese. Una quota potrebbe
interessare anche l’Afga-color, nuovo sponsor dell’Udinese. Lo stesso Canale 5 ha forse in progetto
di acquistare tutte le partite dell’Udinese, dopo che Mazza aveva ribadito ancora due settimane fa
l’esigenza di “spendere poco”, di progredire “a piccoli passi” facendo camminare i progressi nei
risultati assieme alla “crescita dell’ambiente”.
L’Udinese aveva in mano Giordano: ora aspetta Zico! Il Friuli non è il Maracana e, se non
amplieranno in fretta e furia lo stadio, registrerà ogni domenica il tutto esaurito, con forte richiamo
sul veneto. Il colpo del secolo lascia perplessi, increduli, sconcertati, scatenando polemiche ed
entusiasmo. Zico sa che qui lo marcheranno più di Maradona e di Rossi, ma forse non immagina di
essere già un caso sociale.