1986 gennaio 10 – Forse non è mai esistita (P2)
Concludendo in Parlamento sulla P2, Tina Anselmi ha affermato: «Se la loggia P2 è stata, come è stata,
un meccanismo di controllo e di condizionamento, allora è evidente che in questa vicenda noi siamo o
tutti perdenti o tutti vincenti, perché se la loggia P2 è stata, come è stata, politica sommersa essa, allora,
è in realtà contro tutti noi». La cosa non è sembrata interessare molti. Cinque minuti prima, per votare
l’interpretazione autentica di un qualche comma di un qualche articolo di una qualche legge, erano
presenti in aula 350 «onorevoli colleghi». Quando è stato il momento di celebrare l’ultimo atto di una
vicenda tra le più rovinose e ambigue della vita politica italiana, i presenti erano una cinquantina.
L’Italia rumina gli scandali senza scomporsi. Nonostante il suo leader ancora a piede libero, la P2 non
fa più notizia, appartiene al passato remoto, forse non è nemmeno esistita. Si fa un gran discutere delle
riforme istituzionali, ma sulle trappole che mettono in pericolo la credibilità della democrazia, quindi
della nostra quotidiana vita di cittadini, cala ogni volta la smemoratezza, quasi fastidio per cose di
pochissimo conto. Alla lunga, chi indaga si ritrova pateticamente solo, come Tina Anselmi il cui
intervento si è concluso affermando l’«interesse primario di tutti i partiti democratici alla trasparenza».
Ad ascoltarla erano in pochi intimi, meno degli iscritti di una qualunque loggia di periferia. Così
impara.