1986 Giugno 21 Ieri e Oggi Oggi e Ieri
Ieri e Oggi Oggi e Ieri
1986 Giugno 21
Hanno dato la colpa agli stranieri! Basta avere pazienza, anche nel calcio pullula il déjà vu.
Dopo la corea, 20 anni or sono video, il sordillo di allora – Giuseppe Pasquale – sbarrò le frontiere a
tecnici e giocatori stranieri. Era un modo sbrigativo di passare sopra agli errori del Bearzot di allora –
Mondino Fabbri – chi aveva ignorato la squadra del momento, cioè l’inter; che aveva portato al
mondiale Gigi Riva e Bertin, sia soltanto in viaggio premio; che si era calorosamente cullato sull’esito
tennistico di alcune amichevoli di nessun credito.
Score davano loro signori che lo stesso Rivera aveva imparato qualcosa giocando con Schiaffino o
Altafini; che Bulgarelli si era fatto l’unico scudetto del Bologna tra Aller e Nielsen: che Mazzola era
molto cresciuto con la complicità didattica di un Luisito Suarez.
Gli esempi sono innumerevoli. I grandi campioni, qualunque sia il loro passaporto, servono anche da
navi-scuola. Nessun passo non strano è mai invecchiato in panchina per “colpa” degli stranieri in
campo; anzi, molti ragazzi di belle speranze hanno “sfruttato” la lezione degli importanti, quelli seri
beninteso!, per irrobustire la personalità e darsi un pedigree tecnico.
Due soli esempi di attualità. Quando Platini nella Juve o Zico l’Udinese si allenano sui migliori calci
di punizione in circolazione o suggeriscono il gioco senza palla cioè l’arte dello smarcamento o
modellano il senso di disciplina tattica, che se non proprio i giovani, gli stessi ragazzi delle nostre
“primavere”, hanno una irripetibile possibilità di assimilare?
No, non è mai stata questa la faccenda e diventa abbastanza penoso, durante un mondiale che vede
occasionalmente raggrumare sotto le bandiere nazionali giocatori di una variopinta “legione straniera”
mescolata in tutti i Club del calcio-spettacolo, lasciarsi andare alla autarchia.
Un ferro vecchio della storia.
Giorgio Lago