1986 marzo 26 – “Quando mi han preso ho fatto un casino”
1986 marzo 26 – “Quando mi han preso ho fatto un casino”
Saverio Garonzi subì un drammatico sequestro: venne rapito la sera del 29 gennaio 1975 sotto
casa, nel centro di Verona. I rapinatori lo tennero sequestrato per diverse settimane, una dura
prigionia che lo lasciò duramente provato quando lo liberarono vicino a Bergamo. A casa sua,
dopo aver pagato il riscatto, l’allora presidente del Verona raccontò particolari del rapimento
e della sua prigionia, di cui riportiamo qui alcuni stralci.
“Qua sotto, quando mi han preso, ho fatto un casino che Dio solo sa, urla, calci, strattoni, ho spaccato
tutto, pugni, con le gambe mi sono puntato sulla porta e la tenevo aperta anche durante la corsa. Poi
ho preso sul sedile un martello, che serviva per rompere il vetro e sparare, ma allora Zigoni mi ha
piantato la canna della pistola qui in gola, “Saverio sta fermo! Saverio giù il martello che ti
ammasso!”, ho mollato tutto e amen”.
-Lo chiamavi Zigoni perché aveva la sua stessa faccia?
“No, perché aveva la stessa voce di Zigoni, bestemmiava come un turco, ma era veneto”.
…..
-E gli altri?
“Parlavo solo con Zigoni, dagli altri non ho sentito nemmeno una sillaba, neanche sì o no. Tu parli e
chiedi ma loro non rispondono, mi diceva lui. Per dirmi di tacere facevano ssst, per dire si uuh, per
dire no scuotevano la testa. Quando per il mal di schiena mi giravo, le manette che mi legavano al
letto facevano un pò di rumore: allora mi puntavano gli occhi e la rivoltella, un faro in faccia. Ehhh
la miseria!, cosa sarà? Dove vuoi che vada? Mollami un po’ che stiamo assieme, dicevo a Zigoni. Ma
lui rispondeva che non ero solo suo, qua chi sbaglia paga”.
-Eri in comproprietà insomma ma è con lui che hai trattato il riscatto.
“Io e lui nella cameretta. All’inizio voleva due miliardi e io ho offerto 500 milioni. Poi ci siamo
accordati su un miliardo…Il miliardo era in biglietti da 100, 50 e 10mila; una borsa che pesava mezzo
quintale, el poro Bruno (il nipote, ndr) non era neanche bon de portarla”.
…..
-E’ difficile da capire questo tipo di rapporto tra te e il bandito. Quasi ti fosse simpatico…
“Ma lo era, era simpaticissimo!…Al momento di liberarmi, mi ha dato 15 mila lire, dieci gettoni del
telefono. Mi ha comprato pullover e maglietta. Poi mi ha infilato su i calzettoni: ‘ol d’un can, gli ho
detto, ma v’insegnano anche a mettere le calze?” Ti metto come un figurin!” fa lui”.