1987 marzo 20 Abbiamo 100 anni
1987 marzo 20 – Abbiamo 100 anni
«Il nostro giornale, benché piccolo, pubblicherà ogni giorno molte cose». Erano le prime due righe del
primo numero de «il Gazzettino», uscito in un giorno di festa – domenica 20 marzo del 1887 – e
presentato da Giampietro Talamini come «giornale della democrazia veneta». Oggi abbiamo 100 anni;
la testata si rinnova nella tradizione. I nostri azionisti sono figli del modello di economia diffusa: la stessa
inventata antemarcia dal cadorino Talamini, self-made-man che puntò tutto il suo capitale di tremila lire
su una minuscola tipografia a Venezia quando il Veneto era terra di «miseria, emigrazione, ingiustizie e
clericalismo». La nostra proprietà è imprenditoriale, portata all’innovazione e alla crescita del giornale
quale testimone dell’Italia del Nordest. L’azienda ha 400 dipendenti, il bilancio in attivo, un fatturato di
55 miliardi. Nel 1986 il Gazzettino ha venduto una media giornaliera di 135 mila copie, raccolto
pubblicità per 34 miliardi, informato 850 mila lettori, pubblicato ogni giorno oltre mille notizie distribuite
su 100 pagine per le dieci edizioni di Belluno Padova Pordenone Rovigo Trento Treviso Udine Venezia
Verona Vicenza. Nelle tragedie e nei successi, dal titolo a nove colonne fino all’ultima notizia di
quartiere, la storia è stata anche «la nostra storia», la vita di un quotidiano dentro il quotidiano cammino
del Friuli-Venezia Giulia, del Trentino, del Veneto. Il Gazzettino nacque popolare e divulgativo, «per
vedere ciò che bolle nel nostro basso mondo plebeo» avvertiva Talamini, intravvedendo nei privilegi
delle «classi superiori» il primo ostacolo a «sciogliere colla libertà la questione politica, colla giustizia
la questione sociale». Quella sua presentazione, così severa laica onesta, non sembra vecchia di cent’anni;
resta la bussola di un giornale che non aspira a farsi Potere ma che si sta impegnando e sempre più
s’impegnerà a rappresentare un servizio, dalla parte del lettori, contro il tentativo – qualche volta plateale
il più delle volte subdolo – di usare l’informazione da fiancheggiatrice delle istituzioni o dei potentati.
La democrazia è una forma di ottimismo nei confronti degli uomini, della loro capacità di mediare per il
«bene comune» anche le più aspre contrapposizioni; noi siamo ottimisti, crediamo che la democrazia
abbia sempre la possibilità di emendarsi e di convertire. Cento anni dopo, il nostro resta «giornale della
democrazia», ma una democrazia coraggiosa, incrocio progressista delle grandi culture cristiana, liberale,
socialista. Azionisti, giornalisti, più di mille tra collaboratori e corrispondenti, poligrafici e impiegati del
Gazzettino sanno che 100 anni di tradizione meritano un giornale sempre più informato e credibile.
20 marzo 1987