1988 ottobre 30 La sfida più grande
1988 ottobre 30 – La sfida più grande
VENEZIA. Presentata la stazione sperimentale
Mose fermerà le «acque alte»
Incredibile ma vero, si comincia. A Marghera hanno messo assieme una macchina destinata a
proteggere Venezia dal mare. La salvaguardia della Città e della laguna lascia le aule della politica per
diventare cantiere, sperimentazione, prova dal vivo.
Questo gigante tecnologico è un prototipo; non siamo andati a rubarlo a qualcuno per la semplicissima
ragione che di Venezia al mondo ne esiste una sola, con problemi così singolari da obbligare i tecnici a
inventare. E’ quanto ha fatto il Consorzio Venezia Nuova, struttura tecnica che utilizza un pool di
imprese e che, in concessione, sta eseguendo con i soldi dello Stato quello che lo Stato le ha chiesto per
legge.
Lungi da noi la tentazione di rispolverare con un secolo di ritardo il mito della «macchina», ma questo
oggetto di mille tonnellate di peso rappresenta davvero una svolta operativa, la sfida al fatalismo delle
acque alte più o meno eccezionali. Non è un punto di arrivo, ma potrebbe diventarlo; dovrà fare i conti
con la forza del mare e con la fragilità della laguna, ma ci consentirà di ottenere un memorabile numero
di informazioni. Dal trionfo dell’opinabile stiamo forse passando alle evidenze della tecnologia.
Non ci interessano i nastri ministeriali; bisogna tuttavia riconoscere che qualcosa di nuovo sta
accadendo. Anche se il ceto politico comunale si dedica al piccolo cabotaggio, nulla si può più fermare
né rinviare: Venezia è una grande questione nazionale. Un Paese che, dopo decenni di dibattito anche
doveroso, non avesse saputo rispondere alla domanda di sopravvivenza e di sicurezza di Venezia
sarebbe passato alla storia per genocidio culturale e civile.
Ci vorranno anni di duro lavoro, intelligenza, spirito di servizio, prudenza. Ci vorranno controlli e
coordinamenti che tuttora non s’intravvedono. Sarà indispensabile far camminare insieme, come un
progetto unitario, la salvaguardia e il disinquinamento, la bonifica sociale e la crescita economica di
un’intera area veneziana e veneta.
Sarà anche necessario rendersi conto che ci troviamo di fronte al più gigantesco progetto ambientale
mai ideato in Italia e che Venezia, data oggi per degradata e senza futuro, può salvarsi e persino
salvare. Nasce qui il laboratorio delle nuove qualità del Duemila?
ottobre 1988