1992 luglio 28 Chi spoglia il sistema e chi lo copre

1992 luglio 28 – Chi spoglia il sistema e chi lo copre

Citando il Vangelo, Claudio Magris ha invocato il potere liberatorio, dunque costruttivo, degli
scandali. “L’opinione pubblica – ha scritto l’intellettuale triestino sul Corriere –non va rassicurata,
come troppi vorrebbero fare in questi giorni, ma va messa brutalmente davanti alla verità, alla
gravità estrema del male”.
La verità come arma contro la mafia. La verità, aggiungiamo noi, come strumento per uscire dal
sistema delle tangenti di regime.
L’ex sindaco di Milano, ex ministro, ora deputato socialista, Carlo Tognoli, ha fatto l’altro ieri
affermazioni finalmente sincere, le prime improntate a dignità tra i parlamentari inquisiti per
corruzione. “Non ci si trova – ha ammesso – di fronte a episodi marginali di devianza, ma a un
fenomeno che richiede soluzioni di tipo legislativo, a partire dal finanziamento dei partiti”.
Intervistato ieri da Alberto Statera per la Stampa, il vice-presidente di un Consiglio Superiore della
Magistratura figlio naturale dei partiti Giovanni Galloni, ha espresso poi un giudizio tremendo: “Il
cittadino da una parte ha la mafia, il racket, la criminalità organizzata; dall’altra le tangenti, le
ruberie istituzionalizzate, i politici che si fanno ricchi. Come far più a distinguere? Mafia e Stato
non gli appariranno la stessa cosa?.
Da un certo punto di vista, le dichiarazioni di Tognoli e di Galloni scoprono l’acqua calda.
Dobbiamo al contrario renderci conto che rappresentano un notevole progresso nel momento in cui
il sistema non è affatto disposto a mollare la preda. Anzi, le inventa tutte pur di isolare il caso-
Milano come il caso-Veneto dal resto d’Italia.
Memora le quanto accaduto dopo l’arresto Roberto Mongini, l’avvocato cassiere a suon di tangenti
della Dc sia milanese che nazionale. Fra i testi d’accusa portati contro di lui dai probiviri del partito,
i più sfacciati della storia repubblicana, appare anche il senatore Citaristi, pesantemente inquisito
dai giudici di Venezia che ne hanno chiesto l’autorizzazione a procedere!
In mezzo a drammi umani anche sconvolgenti, che toccano tutte le corde dal cinismo alla
disperazione, uno spartiacque esiste già. Tra chi aiuta i giudici a spogliare il sistema e chi lo copre
tuttora, per paura, per vergogna, per complicità, per senso corrotto dello Stato o del profitto.
E’ora di scegliere la corsia giusta. La terza l’hanno già divorata chilometro su chilometro.