1992 ottobre 30 Arrestato anche Cimenti

1992 ottobre 30 – Arrestato anche Cimenti

La nuova inchiesta ha per oggetto lo smaltimento dei rifiuti liquidi non nocivi. Ma è nostra
impressione che, alla fin fine, si tratti di smaltimento dei rifiuti partitocratici.
Dopo il Pm Salvarani, passato ad altro incarico, il giudice Carlo Nordio esordisce su fronti sempre
più estesi, proprio perché la degenerazione del sistema ha via via invaso ogni settore. Su due piani:
la ricerca onnivora di finanziamenti occulti, l’esercizio della discrezionalità quale strumento degli
affari, dei diritti, dell’economia soprattutto pubblica.
Un’indagine promossa dalla Camera e dal Senato, ha reso noto – giusto ieri – che il 60 per cento degli
appalti pubblici viene affidato in Italia con metodi del tutto discrezionali, a trattativa privata! In
termini di efficienza, vengono documentate percentuali di realizzazione da terzo mondo, senza
contare le varianti, gli scostamenti dai preventivi, la crescita abnorme rispetto ai valori iniziali. Il fiore
all’occhiello di tanta stortura è l’Anas.
Nel Veneto si verifica qualcosa di peculiare. Esce dai tombini il livello sommerso di gestione del
potere; sommerso ma dominante. Che ha utilizzato tutto, progetti speciali, opere e finanziamenti
pubblici, banche controllate dai partiti per fare della politica e dell’economia una miscela clientelare,
sempre esposta al ricatto, reciprocamente protetta.
L’assessore regionale del Veneto Camillo Cimenti, doroteo di ferro, è stato arrestato con accuse
pesantissime, tentata concussione e abuso di atti d’ufficio. Una ventina di avvisi di garanzia spediti
per lo stesso abuso ad altrettanti funzionari lasciano immaginare che il magistrato abbia a disposizione
un filone che il magistrato abbia a disposizione un filone che può portare molto lontano. Da Verona
a Marghera, lungo gli stessi sentieri che, di capitolo in capitolo, hanno svelato la grande spartizione
del sottopotere.
Da quattro mesi la Regione Veneto è senza governo, anche se la paralisi dura in realtà da quasi un
anno. La recessione economica moltiplica i guasti del vuoto politico in un’area di fermenti e di
disagio: dai popolari di Segni e dalla Lega, dai cattolici ai nuovi laici, fino alla rivolta dei
democristiani e dei socialisti contro la Dc e il Psi del Bernini e De Michelis. L’arresto di Cimenti e
gli avvisi ai funzionari indeboliscono ulteriormente la credibilità di un’intera classe dirigenziale.
Ma su questo punto bisogna essere di una chiarezza estrema: il Veneto non vuole un qualunque
Governo regionale, il Veneto pretende di essere guidato da gente libera dai sospetti. I giudici non
bloccano la pasticciata governabilità di oggi; il loro lavoro favorisce quella di domani. Secondo le
regole.