1993 agosto 6 Scegliere, non chiudere gli occhi

1993 agosto 6 – Scegliere, non chiudere gli occhi
Gli italiani hanno imparato benissimo a protestare; adesso hanno una fretta boia di costruire, ma un
equivoco grosso quanto una casa ostruisce il cammino. Si scambia l’emergenza con la stabilità, la
transizione con il traguardo, come se l’attraversamento del nostro Mar Rosso fosse già compiuto. Le
cose stanno in tutt’altro modo. I programmi rappresentano sempre l’essenza della politica fuorché
quando è in corso d’opera. Stiamo in realtà vivendo la fase costituente, cioè il momento preliminare, il
capitolo delle regole attraverso le quali la politica tornerà a dividersi in uomini e programmi. Piaccia o
no, tutte le forze sono allo stato nascente e vivono dunque la precarietà. Nessuna ha ancora vinto,
perché il cambiamento mette sul tappeto sfide radicali. La Lega. Ha la potenza dei numeri, non ancora
degli uomini. Ottiene voti a montagne senza riuscire a cavarne fuori il ceto dirigente all’altezza del
consenso. Anche una parte del mondo imprenditoriale e professionale, pur votando Bossi, continua a
stare alla finestra: non si butta né sul piano amministrativo né su quello politico. Il Partito Popolare.
Soprattutto Rosy Bindi, che l’ha tenuto a battesimo nel Veneto, stenta molto a dimostrare che alla Dc
non è succeduto un partito di soli cattolici, tendenzialmente confessionale e istintivamente orfano della
sinistra. Alleanza Democratica. Un sacco di gente, referendaria della prima ora, si sente tradita da
Mario Segni, accusato di essersi “messo con i comunisti”. I vecchi fantasmi dei vecchi schieramenti
sono duri a morire, senza contare che Alleanza Democratica paga uno scotto storico: una forza laica,
progressista, che vanifichi gli steccati cattolici, non è mai esistita in Italia come forza popolare. I parti
della democrazia esigono fatica; a volte dolore. Non abbiamo bisogno di una nuova Dc padrona del
centro, ma dell’alternanza di governo. O Lega o chi? Si può scegliere, non chiudere gli occhi: ogni
volta che un popolo li ha chiusi, si è ritrovato con il partito unico.
6 agosto 1993