1993 settembre 14 È pace, testimone il mondo
1993 settembre 14 – E’ pace, testimone il mondo
Due anni fa Arafat era l’uomo più isolato del mondo, il solo a fianco di Saddam Hussein. E’
impressionante come corra la storia.
Quella solitudine lo convinse ad affidare il destino dei palestinesi a sé stessi. Bisognava incontrare
Israele, riconoscere il nemico, fissare negli occhi la vana fatica dell’odio e rischiare come non mai.
Il coraggio ha stretto le mani di Rabin e Arafat. Per la prima volta, in due hanno sognato la terra
promessa.
Abbiamo perduto l’Amicizia delle cose, lamentava padre Turoldo, che si chiedeva se fosse ancora
possibile tornare indietro. E’ stato possibile. Come fu possibile con il lager nazista e gulag comunista:
l’uomo fabbrica e uccide i suoi mostri.
L’uomo si stanca di morire. Arriva sempre il momento in cui, magari senza amarla, la pace gli appare
necessaria. Accade nella Terra di Abramo, accadrà un giorno anche nel mattatoio di Bosnia.
Quando rovinò il Muro di Berlino, l’Europa si sentì di colpo più leggera, ma l’euforia evaporò in
fretta sotto la mole dei problemi dell’est. Può succedere anche oggi, perché spesso l’alba della storia
ci coglie di sorpresa, immersi negli affari, in ritardo di tolleranza, impreparati alla pazienza delle cose
impossibili.
La stretta di mano di Washington non conclude un cammino, lo spalanca. Costerà altro sangue, altre
decisioni, altri agguati, ma la sua potenza di simbolo moltiplicherà la scommessa della pace. Il patto
tra Israele ed Egitto sopravvisse anche all’assassinio di Sadat, suo artefice.
Quando accelera, la storia abbandona sul ciglio della strada anche le parole. Nel 1948 erano
“terroristi” gli ebrei che cercavano a tutti i costi di ridarsi la patria perduta; fino a ieri erano “terroristi”
i palestinesi che una terra mai dimenticata aspiravano ad abitare senza padroni. Ora il destino torna
ad intrecciare i due popoli, puntando su ciò che conviene a entrambi. La vita, semplicemente.
Sepolti i blocchi, ricominciamo tutto da capo. La cultura di cui siamo figli si è fatta povera; il coraggio
ci può soccorrere. E basta.