1995 gennaio 31 Violenti come tanti ridicoli, come pochi

1995 gennaio 31 – Violenti come tanti, ridicoli come pochi
L’Italia non si fermò nemmeno per Aldo Moro, Falcone e Borsellino. Crede di esorcizzare la violenza
fermando il calcio.
Sopportiamo con biblica rassegnazione, migliaia di morti di mafia, camorra e ‘ndragheta, ma non ce la
facciamo proprio ad affrontare con freddezza un omicidio da stadio. La retorica dello sport più bello
del mondo esige un «segnale forte». Tutti a casa, poi tutto come prima.
Dimentichiamo naturalmente che, con il dovuto rispetto per questo dramma, i veri segnali forti di un
Paese organizzato dovrebbero essere ben altri. Al di là del pianto, dello scandalo e dell’indignazione,
tutti i segnali di queste ultimissime ore sono al contrario deboli. Anzi, debolissimi.
Gli investigatori sono stati celeri e bravi, davvero encomiabili. Ma che cosa è successo con i primi sei
teppisti processati ieri per direttissima dopo la guerriglia senza senso domenica sera? Un ventenne ha
patteggiato; un ventunenne ha preso sei mesi convertiti in un anno di libertà controllata; per un
ventitreenne il legale è riuscito ad aggiornare il processo: tutti e tre sono già stati scarcerati. Per gli altri
tre, condanne da 4 a 8 mesi di reclusione ma anche loro tutti fuori.
Naturalmente i benpensanti, sempre legione in Italia, si chiedono come mai carabinieri e poliziotti non
picchino abbastanza le orde di ultras. A dar loro retta, le forze dell’ordine prima dovrebbero funzionare
da educatori di professione, poi randellare più e meglio degli stessi ultras, alla fine rischiare la pelle o il
pronto soccorso attendendo serenamente che i violenti se ne tornino a casa nel nome della legge. Ma
non è finita, a proposito di «segnali».
Sempre ieri, mentre i carabinieri assicuravano alla giustizia l’accoltellatore di Genova, la commissione
Affari Costituzionali del Senato disarmava il decreto Maroni contro i teppisti. In parole povere, il tifoso
bandito dagli stadi per precauzione della Questura – nel nome dell’ordine pubblico – non sarà più
obbligato a presentarsi al Commissariato in concomitanza con le partite.
Siamo un Paese violento, come tanti. E ridicolo, come pochi.

gennaio 1995