2001 Febbraio 24 La citazione
2001 Febbraio 24 – La citazione
Pier Paolo Pasolini, da “I dialoghi”, 1969, Editori Riuniti.
“E’ cominciato ed è finito il festival di Sanremo. Le città erano deserte; tutti gli italiani erano
raccolti attorno ai loro televisori. Il Festival di Sanremo e le sue canzonette sono qualcosa che
deturpa irrimediabilmente una società. Quest’anno, poi, le cose sono andate ancora peggio del
solito: perché c’è stata una contestazione, seppur appena accennata al Festival.
Ciò che si contesta sono infatti i prezzi dei biglietti per ascoltare quelle povere creature che cantano
quelle povere idiozie: e si protesta moralisticamente contro il privilegio di chi può pagare il prezzo
di quei biglietti. Non ci si rende conto che tutti i sessanta milioni di italiani, ormai, se potessero
godere di questo famoso privilegio, pagherebbero il prezzo di quel biglietto e andrebbero ad
assistere in carne ed ossa allo spettacolo di Sanremo. Non è una questione di essere in pochi a poter
pagare quelle miserabili ventimila lire ma è questione che tutti, se potessero, le pagherebbero. Tutti,
operai, studenti, ricchi, poveri, industriali, braccianti.
I centomila disgraziati che si tappano le orecchie e si coprono gli occhi davanti a questa matta
bestialità, sono abitanti di un ghetto che si guardano allibiti tra loro, senza speranza. E i più non
osano neanche parlarne: perché parlarne sinceramente, fino in fondo, fino all’indignazione, è
impopolare come niente altro.
E’ per non rischiare questa impopolarità, che i contestatori sono in questo caso tanto discreti. Ma è
un calcolo sbagliato, che li rende degni degli “innocenti” cantanti integrati e del loro pubblico”.