2001 Febbraio 27 I minorenni

2001 Febbraio 27 – I minorenni

Erika e Omar; anche questa faccenda dei “minorenni” andrebbe ripensata, con calma. Questi
minorenni tra i 16 e i 18 anni, che hanno finito la scuola dell’obbligo, che sono in grado di stipulare
contratti di lavoro, che sono pronti per il servizio militare e a un passo dal voto politico, diventano le
caricature di sè stessi quando protagonisti di una tragedia.

Di colpo, lo schema in voga tende a regredirli, al confine più basso dell’intendere e volere. Come s-
personalizzati e de-responsabilizzati.

Una ragazza di Novi Ligure ha detto: “Noi siamo persone”. E ha ragione; intendeva dire:
tecnicamente, noi saremo anche dei minorenni ma almeno non trattateci da bambini, se non proprio
da minorati.

Per una volta, è stata la politica che ha preso atto per prima dell’evoluzione dei tempi e della
maturazione anagrafica. LO ha fatto già nel 1975 abbassando da 25 a 18 anni il limite della maggiore
età così da permetter ai ragazzi il voto per l’elezione della Camera dei deputati, dunque di decidere
chi governa. ( E c’è chi vorrebbe abbassare l’età politica a 16 anni).

La protezione dei bimbi fa civiltà e la tutela dei minori-adulti, non saprei come altro definire l’ultima
fascia, la irrobustisce. Purtuttavia, la baby coppia di Novi Ligure, a sangue freddo come i serpenti,
mette a disagio la nozione stessa di “minorenni”.

Invece di lasciarli pilatescamente intuire tra una zoomata obliqua e una foto appannata, li avrei
mostrati con il loro volto. Né scoop né ipocrisia; non sarebbe stata gogna ma, forse, un esercizio
pedagogico.

Come dare volto a un’angoscia collettiva, così adulta e tanto poco minorenne. Come svelare ciò che
non potremo cogliere, il fondo di uno sguardo.