2001 giugno 23 La citazione
2001 giugno 23 – LA CITAZIONE
Carlo M. Cipolla da “Allegro ma non troppo”, editore il Mulino.
“Essenzialmente gli stupidi sono pericolosi e funesti perché le persone ragionevoli trovano difficile
immaginare e capire un comportamento stupido. Una persona intelligente può capire la logica di un
bandito. Le azioni del bandito seguono un modello di razionalità, il bandito vuole un “più” sul suo
conto. Dato che non è abbastanza intelligente per escogitare metodi con cui ottenere un “più” per sé
procurando allo stesso tempo un “più” anche agli altri, egli otterrà il suo “più” causando un “meno”
al suo prossimo. Tutto ciò non è giusto, ma è razionale e se si è razionali lo si può prevedere.
Con una persona stupida tutto ciò è assolutamente impossibile. Una persona stupida vi perseguiterà
senza ragione, senza un piano preciso, nei tempi e nei luoghi più improbabili e più impensabili.
Il fatto che l’attività e i movimenti di una creatura stupida siano assolutamente errati e irrazionali,
non solo rende la difesa problematica, ma rende anche estremamente difficile qualunque
contrattacco, come cercare di sparare ad un oggetto capace dei più improbabili e inimmaginabili
movimenti. Questo è ciò che Dickens e Schiller avevano in mente quando l’uno afferrò che “con la
stupidità e la buona digestione l’uomo può affrontare molte cose” e l’altro che “contro la stupidità
degli stessi Dei combattono invano”.
Occorre tener conto anche di un’altra circostanza. La persona intelligente sa di essere intelligente. Il
bandito è cosciente di essere bandito. Lo sprovveduto è penosamente pervaso dal senso della
propria sprovvedutezza. Al contrario di tutti questi personaggi, lo stupido non sa di essere stupido.
Ciò contribuisce potentemente a dare maggior forza, incidenza ed efficacia alla sua azione
devastatrice”.