2002 maggio 11 Donne. Rina Biz
DOMENICA 5
Donne
Rina Biz, 67 anni, cattolica impegnata, fondatrice e presidente non-profit ( con solo rimborso-spese)
della cooperativa trevigiana “Insieme si può”, settore dell’assistenza, 30 miliardi di fatturato:“Il
punto forte del nostro bilancio sociale è il fatto che abbiamo il 95 per cento di donne tra i nostri
quasi 800 soci-lavoratori e donne in età fertile, con una quarantina di maternità all’anno. Noi
incentiviamo la maternità. Quando una socia viene a dire che è incinta, le regaliamo una scarpetta
d’argento d’augurio e quando diventa mamma le diamo un libretto di risparmio intestato al bambino
con 150 mila lire”. ( da “Vivere, oltre il mercato. Terzo settore: parla l’economia solidale” di Gianni
Montagni, editore Il prato).
LUNEDI’ 6
Opinioni
Carlo Nordio, 54 anni, magistrato trevigiano della Procura di Venezia, presidente della
Commissione per la riforma del codice penale italiano:”I reati di opinione avranno una corsia
preferenziale, perché sono quelli in maggior contrasto con l’attuale cultura liberale che tutti, almeno
a parole, dicono di condividere. Secondo me, la pena dovrebbe limitarsi ai casi in cui l’offesa
consiste nell’attribuzione di un fatto determinato oppure si esplica con comportamenti materiali
concludenti. Dire che il dottor Nordio è un pessimo magistrato è un’opinione, irritante ma legittima.
Dire che si vende le sentenze è un’altra cosa. Dire che sarebbe bello sputargli in faccia è ancora più
irritante, ma innocuo. Sputargli in faccia davvero è invece un atto da punire. Spero di essere stato
chiaro”. ( dal quotidiano “La Padania”).
MARTEDI’ 7
Eros Center
Giovanni Guareschi , lo scrittore (1908-1968) che inventò la saga politica e umana del prete don
Camillo e del comunista Peppone, era nato a Fontanelle di Roccabianca in provincia di Parma. Da
giovane cronista, raccontò i funerali di un frate molto popolare e amato, tanto in odore di santità in
città che la padrona di una casa chiusa volle dedicargli un segno di lutto: pur senza sospendere
l’attività , pretese che le sue ragazze si applicassero vestite per tre giorni rigorosamente di nero.
Che meraviglia di eros center.
MERCOLEDI’ 8
Cifre
Mi ricordo benissimo, 25 anni fa, quando cercai i dati ufficiali per un’inchiesta sui giovani
disoccupati: secondo la Confindustria, erano 150 mila; a detta del presidente del Consiglio
Andreotti 600 mila, mentre per i ricercatori del Censis 800 mila e infine per l’Unità , organo del
Partito Comunista, quasi un milioni. I numeri italiani sono sempre ipotesi.
GIOVEDI’ 9
Istruzioni
Bellissima gnocca, me lo darebbe il suo mitico voto di lista? E lei gran figo, con quella cravatta da
urlo, deve per forza votare me!
( L’on. Berlusconi ha raccomandato ai suoi candidati locali, oggi impegnati nella campagna
elettorale amministrativa, di essere sempre simpatici con i cittadini e di rivolgere sempre un
complimento mirato all’interlocutore di turno).
VENERDI’10
Terroristi
Il segretario di Stato vaticano, cardinale Sodano, ha affermato:”Secondo le norme della giustizia
equitativa gli stati possono assumersi qualche onere un po’ ciascuno” ( da “Repubblica”). Ha
ribadito il neo-patriarca di Venezia, monsignor Scola:”Nessuna nazione europea,neppure l’Italia,
deve sottrarsi alle sue responsabilità” (da “Libero”).
Perfetto. E dunque giustizia equitativa e responsabilità consiglierebbero che il Vaticano si prendesse
esemplarmente in custodia almeno un terrorista palestinese. Oltretutto ,da Betlemme a Roma , dalla
basilica della Natività a san Pietro, questo gesto vaticano suonerebbe bene anche in senso
ecumenico e nel nome dell’”accoglienza” cattolica.
Nessuna ironia. Il Vaticano è uno Stato indipendente e in piena regola anche se ha un territorio di
mezzo chilometro quadrato e meno di mille abitanti. Ha le sue guardie svizzere , la sua sicurezza
interna, i suoi luoghi protetti con discrezione, tanto da dare alloggio – come ha ricordato Oriana
Fallaci su “Panorama”- a un vescovo che fu trovato a Gerusalemme “con un arsenale di armi ed
esplosivi nascosti in speciali scomparti della sua sacra Mercedes”.
Ha la sua attivissima diplomazia, compreso il mediatore inviato in Palestina.Ha la sua finanza, che
soprattutto un disinvolto monsignore americano, Marcinkus, conosceva vent’anni fa come le
proprie tasche: forse con involontario umorismo autobiografico, un giorno confidò a un giornalista
del suo Paese che il Vaticano gli sembrava “un villaggio di lavandaie”. Da che pulpito…
E’ uno Stato sui generis, ma sovrano, come dimostrò il recente caso delle antenne di Radio
vaticana. Furono dichiarate non assoggettabili alla giurisdizione italiana, come tante altre cose, in
base al Concordato del 1929 fra Stato e Chiesa.
Giovanni Spadolini, storico, primo laico presidente del Consiglio nell’Italia repubblicana, definiva
poi di “somma importanza” il ruolo del Vaticano anche nelle questioni sociali del nostro Paese.
Era il 1969.
Quanto al grande peso politico dello Stato dei papi, un intellettuale luciferino come il francese
Roger Peyrefitte scriveva: “Il Vaticano ha due facce, come Giano,il che gli permette di soffiare
caldo e freddo.Sono le due famose correnti della Segreteria di Stato, corrente di destra, corrente di
sinistra, che si succedono, si accavallano, si incrociano”.Era il 1968.
E’ uno Stato, insomma, che da un lato pratica la tradizionale realpolitik comune ad ogni Stato che si
rispetti, ma che dall’altro predica una eterna missione morale. Non per nulla di fronte al caso dei 13
terroristi palestinesi, ora parcheggiati a Cipro in lista d’attesa per l’Europa, il cardinale Sodano ha
anche aggiunto:”Il bene va fatto bene, dicevano i santi!”
Appunto. Anche per questo sarebbe doppiamente simbolico che, di propria santa iniziativa, il
Vaticano si prendesse in carico uno dei terroristi in questione. Vorrebbe dire due cose: che la
basilica della Natività di Gesù pretende questo e altro da parte di Roma caput mundi della pace; e
che, quando tratta un accordo a Betlemme, il Vaticano rappresenta qualcosa di più di un
Lussemburgo, che non ne vuole proprio sapere di certi “esuli”.
La Chiesa fa benissimo a predicare responsabilità all’Europa. Ma, a mio facoltativo parere, farebbe
infinitamente meglio dandone un esempio finalmente “scandaloso”, cioé per una volta contro il
buon senso curiale.
Papa Woytila che perdonò il suo attentatore turco fa già parte della Storia maiuscola del mondo.
Lo Stato del Vaticano che nel momento più pessimistico della Terra Santa si prendesse ora con sé
un Barabba palestinese rischiando in proprio e pro-capite , come dovranno purtroppo fare l’Italia e
pochissimi altri Paesi europei, comunicherebbe un messaggio mai altrettanto urbi et orbi.
Immagino, fra l’altro, che la cosa piacerebbe al cento per cento degli italiani. Ma non accadrà:
peccato.
GIOVEDI’ 9
SABATO 11
La citazione
Indro Montanelli da “Soltanto un giornalista”,testimonianza resa da Tiziana Abate, editore Rizzoli.
“Per il mio “Giornale” ( quotidiano di Berlusconi diretto allora da Montanelli,ndr) c’erano due
Craxi: quello che onorava il mercato e stava con l’Occidente, che ci andava bene; e quello dei
maneggi, che non esitavamo a bacchettare facendo passare molti guai al povero Berlusconi.
Una sola volta tentò timidamente di intavolare il discorso:”Senti,a proposito di questi continui
attacchi a Craxi, al quale, come tu sai, porto molta gratidudine…”.”Lo so,” l’interruppi “ ma non
possiamo per questo far finta di non vedere la sua tracotanza”.
E Berlusconi:”Ma non potreste limitarvi ad attaccarlo dal lunedì al venerdì?”. Lo fissai esterrefatto.
“Sai,” proseguì con un sorriso imbarazzato “nei fine settimana è quasi sempre mio ospite ad
Arcore…”