2004 agosto 29 Olimpiadi di Atene
2004 agosto 29 – Olimpiadi di Atene
Alle 9 del mattino devo essere stato l’unico telespettatore della finale di triathlon, il più giovane
degli sport, inventato una trentina di anni fa da una combriccola di californiani con l’idea che
l’atleta veramente okay debba farsi tutto d’un fiato, senza pausa, un km e mezzo a nuoto, 40 km in
bici e 10 di corsa per avere un campione in tre, d’acqua e di terra, capace di santificare un fisico
flessibile e completo, scolpito dalla resistenza alla mutevole fatica, a metà strada fra un Rambo
disarmato e i bronzi di Riace in carne, ossa e muscolo. L’olimpiade ha questo di unico, che è di
massa e di nicchia, da scena kolossal e da club quasi privé, di tradizione e di novità, ma tutta e
sempre al diapason, tra “dolore” e “gioia” come racconta una delle italiane d’oro della pallanuoto,
brave, toste, tenaci e belle. Sono loro il ritratto della salute di Atene 2004.