1976 luglio 28 Il fantanuoto di Montreal ha frantumato ogni mito tranne quello di Mark Spitz
1976 luglio 28 – Il fantanuoto di Montreal ha frantumato ogni mito tranne quello di Mark
Spitz
Rispetto a Monaco i titoli del nuoto sono scesi a 26 per la soppressione di una staffetta (la 4×100
ritenuta un doppione della 4×200 maschile) e i 200 quattro stili( giudicati un doppione dei 400
quattro stili). Nonostante la riduzione, uno stesso nuotatore avrebbe potuto vincere qualcosa come
sette medaglie, cosa che non accade in nessun altro sport dell’olimpiade. E’ perciò che i francesi si
sono posti il quesito se il nuoto sia uno sport in ritardo o se piuttosto, per il superallenamento che
richiede, non sia in anticipo.
Il dubbio è suggestivo ma, a giudicare dai risultati di Montreal, si dovrebbe propendere per la
seconda ipotesi: il nuoto è un fantasport con un piede immerso nel futuro. Su ventisei specialità
,sono crollati ventun record mondiali e 143 nazionali, mentre l’unico primato resistito per 8
centesimi di secondo è quello dei 100fFarfalla di Spitz. Nemmeno a Monaco con Mark Spitz e
Shane Gould ,si era verificata una alluvione del genere.
Che il nuoto sia futuribile lo suggerisce anche una constatazione che balza agli occhi e cioè il
monopolio delle tedesche orientali nelle prove femminili, vale a dire il monopolio del paese più
avanzato nel trasmettere anche allo sport la pianificazione sulla base degli studi dell’istituto di
Lipsia. La Germania comunista è stata accusata di fabbricare chimicamente le sue donne- squalo ma
il loro responsabile Gerth Barthelmes, ha sempre smentito:” Dipende dall’ impostazione seria e
dall’allenamento”.
A veder certe spalle e certe bracciate, Pier de Coubertin chiudere gli occhi scandalizzato, lui che
preferiva il poetico ruolo della donna casalinga e che subì il nuoto femminile soltanto dal 1912 a
Stoccolma. Tuttavia pochi atleti hanno realizzato una progressione pari a quella delle nuotatrici e
oggi, a parte il boom tecnico,” Kornella Ender und Geselischaft” e compagnia, producono
spettacolo in serie.
La piscina non è un impianto sportivo. : chiudere il mare entro quattro mura e poter sfidare li il
destino di terrestri. L’entusiasmo del pubblico sta in quel contatto immediato, in quel trasfert che
per qualche minuto o qualche secondo fa sentire tutti dei pesci, a proprio agio nell acqua quanto
nell’aria.
E poi, il nuotatore è il più svestito degli atleti, il più vicino in questo senso alla mitologia delle
olimpiadi, quando si partecipava nudi, cantati da Pindaro, scolpiti da Fidia e istruiti da Erodoto.
Nessun atleta mostra la struttura del proprio fisico quanto i nuotatori ed anche ciò contribuisce ad
una presa il più possibile immediata del pubblico con il gesto atletico.
Ci pensa poi il rallenty televisivo a trasmettere la magia del messaggio. Le teste come una prua, le
braccia come pale di kayak, i piedi come elìche, non c’è minuzia che la tecnica del rallentatore non
riesco a fermare con risultati di grande bellezza. Ad occhio nudo e in televisione si scopre allora che
le tedesche saranno in parte anche costruite ma che una Kornelia Ender oggi, come un Roland
Matth,es ieri sono assi naturali oltr eché aiutati dalla scuola.
Sì il nuoto femminile è prussiano, quello maschile è altrettanto yankee, una riserva di siluri
statunitensi ,senza dubbio molto meno programmati e molto più spontanei, quanto può essere il
prodotto dei “colleges” in un paese che fa dell’individualismo la filosofia di Stato.
Degli Usa non colpiscono soltanto le performance e la spaventosa germinazione di talenti. C’è
anche la proposta di” personaggi”, il pelato alla Yul Brinner o il bello alla Robert Redford, tutta una
serie di giovani capace di non più ansimare dopo pochi decimi di secondo dalla fine di una gara e
tutti propensi, con lo stile esclamativo tipico degli americani, a lasciarsi andare allo spirito
universitario dei loro exploit.
Ho tentato di capire alla piscina che cosa distingue il record degli yankee da quelli, altrettanto al
tetto, degli europei come le tedescotte o come lo stesso Guarducci: dal loro il record sembra
emergere con più naturalezz,. nelle loro bracciate si intravede meno il retroterra di allucinate fatica
che può costare un record del nuoto.
Per informazioni, rivolgersi a Novella Calligaris, quella di Monaco’ 72 naturalmente.