1978 gennaio 16 Lanerossi secondo
1978 gennaio 16 – Lanerossi secondo!
Domenica a Vicenza partitissima scudetto con i bianconeri
Mentre Bearzot non si dà pace per il sorteggio mondiale e accusa
il comitato organizzatore di aver “mal distribuito le squadre nei
quattro gruppi”, il campionato guarda all’orbita sempre più distante
del pianeta Juve. Con tre punti di vantaggio su tutti, Boniperti è
matematicamente campione d’inverno a una partita dalla fine del
girone d’andata. Senza contare che, per
il contemporaneo
barellamento di Boninsegna&Virdis, la Juve ha finito con lo
scoprire i gol e la vitalità del furlano Fanna (che nella foto vediamo
segnare).
Ma se basta una Juve d’emergenza a controllare con discreta
facilità il campionato, che cosa accadrà quando la primavera dovrà
vivaddio riportare a galla il Bettega d’altri tempi? L’interrogativo è
più che legittimo anche se il calendario lascia ancora spazio
all’incognita-Vicenza.
Il bello è che, con formidabile senso teatrale, il calendario prevede
il match diretto tra Lanerossi e Juve proprio domenica prossima.
Tutti i biglietti sono già stati venduti, con un incasso super-record
che si aggirerà sui 150 milioni, 183 se si tiene conto della quota
abbonamenti. Un avvenimento davvero eccezionale per il calcio
veneto anche perché una vittoria del Vicenza porterebbe Farina a
un punto da Boniperti.
Non è perciò enfatico definirla partita-scudetto, alla quale sono
interessatissimi anche il Milan e il Torino, entrambi con punti 18, gli
stessi del Vicenza. Certo che, delle tre, lo squadrone provinciale di
GB Fabbri sembra la più ossigenata.
Il Milan ha acceso l’abat-jour e ha l’aria di dedicarsi oramai alle
rimembranze, visto che lo stesso Liedholm l’ha con gelo tutto
nordico definito “il peggiore della stagione”. Quanto al Torino, la
trasferta a Bergamo va ricordata più che altro per le penose
immagini di violenza sulle gradinate, torme di poveri in spirito che
lo spettacolo-calcio interpretano quale succursale di domeniche
imbecilli.
E dunque rimane, di vispo, il Vicenza che ha pareggiato a Perugia
nonostante l’assenza di Faloppa, giocatore d’un certo peso nel
modulo a girandola di Fabbri. Qualcuno farà la smorfia ricordando
che il pareggio Paolo Rossi l’ha ottenuto su rigore, ma il rigore
c’era tutto. E, inoltre, esiste nel campionato un’invisibile equità che
alla lunga bilancia fatti apparentemente distanti e contraddittori:
domenica scorsa contro il Napoli, il Vicenza batté inutilmente due
tremende traverse; ieri ha sfruttato un penalty. Alla fine, la
classifica di Farina non ha affatto la faccia sporca. Il test più
interessante arriva fra l’altro al momento “storico”: domenica, con
Vicenza-Juve appunto, per dire tutta la verità.
Anche per merito del Verona, che ha vinto la prima partita in casa,
il Veneto vive un momento allegro, vivace, andante con brio.
Silenzio, musica.