1978 novembre 19 Sotto le lenzuola
1978 novembre 19 – Sotto le lenzuola
Non esiste in Italia una società professionistica più partecipativa del Lanerossi
Vicenza: da poco ha portato i consiglieri al numero record di 51! Il dato, oltre che
dimostrare la diffusa presa sociale del fenomeno calcio, aiuta la Spa a frazionare il più
possibile un impegno finanziario colossale: 3.232 milioni di spesa per la campagna
acquisti oltre al miliardo e mezzo di cronico passivo di bilancio.
Ma un consiglio tanto aperto riflette a volte atteggiamenti più tipici alle emozioni da
gradinate e da bar sport che alle cautele di amministratori. È così accaduto, all’ultima
riunione, che si siano ascoltate persino voci da cronaca nera nel tentativo di spiegare
la scarna classifica della squadra: il difensore X avrebbe una lussuriosa amante
sempre a portata di stinco, l’attaccante Y avrebbe addirittura simpatia per la droga
leggera!
Sono gli immancabili risvolti delle nostre innumerevoli Peyton Place di provincia,
dove anche le sconfitte pallonare diventano più comode da spiegare con il peccato che
con la tattica. Il diavolo si aggiorna, non muore.
Tutto ciò potrebbe anche divertire i rotocalchi, non fosse che è segno della sincera e
popolaresca inquietudine che circonda il Vicenza, troppo bruscamente passato dal
miracolo allo scadimento. Non è perciò male che oggi l’avversario sia il Milan,
squadra di classifica e di stoffa, più di altre sensibile ai valori dell’estetica e della
manovra.
Si sa che, nel calcio, squadre modeste si esaltano tecnicamente contro avversari di
classe e che, al contrario, la mediocrità degli schemi altrui può impoverire per
contagio squadre intelligenti. Ebbene, proprio il Milan può funzionare da detonatore
stilistico del “vecchio” Vicenza, aiutare i piedi buoni di G.B. Fabbri a ripercorrere i
perduti viottoli del gol, ridare in qualche modo patina al tesoro sommerso nella scorsa
primavera.
Importante per il Vicenza non sarà a questo punto nemmeno vincere, ma almeno
riconoscersi sui suoi valori medi: “né campioni del mondo né cretini”, per dirla con
Farina. La squadra di Gianni Rivera avrà l’effetto di un benefico virus? Se lo
augurano un’intera città e 51 consiglieri, anche per evitare la tentazione di andar a
indagare sotto le lenzuola della squadra.