1978 novembre 9 Il Mundial fu proprio un incidente
1978 novembre 9 – Il Mundial fu proprio un incidente
NAZIONALE / Ieri a Bratislava i modesti e irosi azzurri sconfitti nettamente dalla
Cecoslovacchia
Non avevo mai dubitato che il quarto posto dell’Italia al Mundial d’Argentina fosse da
considerare alla stregua di un piacevolissimo infortunio sul lavoro, rappresentando fin
troppo per il livello medio del calcio italiano e per la classe media della Nazional-
Juve. Ieri a Bratislava, la nostra tesi ha purtroppo ottenuto un’ulteriore ratifica.
Tra le finaliste del Mondiale l’Italia era arrivata attraverso la striminzita differenza-
reti. Prima di imbarcarsi per Buenos Aires aveva carpito un penoso 0-0 alla
Jugoslavia, non avendo Bearzot ancora scoperto Paolo Rossi e Cabrini. Alla ripresa di
stagione, con ancora addosso i salmi argentini, la Juve si faceva eliminare dalla
Coppacampioni. Ieri, la Cecoslovacchia non ha mai incontrato alcuna difficoltà contro
la Nazionale del solito blocco-Juve.
Se certe cadute di tono sono anch’esse eccessive rispetto ai valori effettivi del calcio
italiano, è a questo punto davvero assodato che il Mundial azzurro va archiviato al
passato remoto. Fu.
Il dramma è che, a Buenos Aires, Bearzot si convinse invece di avere uno squadrone.
Per lui non si trattava di una straordinaria combinazione di fattori climatici,
psicologici e tecnici, ma di una svolta tattica consolidata e, anzi, futuribile.
Con maggiore cautela e senso delle proporzioni, sarebbe piuttosto stato utile smetterla
con i revival argentini e passare il più decisamente possibile al dopo Argentina.
Come? Innovando fin d’ora, inserendo qualche giocatore diverso, guardando più
decisamente all’unico obbiettivo serio: gli Europei dell’80, tra un annetto e mezzo,
mica tra un’eternità.
Continuando a presentare la stessa squadra al quarto posto del Mondiale, Bearzot non
s’accorge fra l’altro che sta distruggendo il suo piccolo mito. Logora l’immagine
argentina in una serie di amichevoli che, oltre a non avere avvenire, riescono persino
a illanguidire il ricordo di una bellissima estate.
Oltretutto, dovrebbero saperlo anche i sassi che le amichevoli azzurre inserite durante
il campionato vengono considerate dai giocatori arrivati nient’altro che seccature.
Sono partite che andrebbero riservate ai giovani emergenti e ai giocatori in genere
sottovalutati, ma soltanto lorsignori lo ignorano.
Con che cosa si ritorna allora da Bratislava? Con qualche bottiglia di aromatica
Becherovka. Per digerire.