1986 settembre 6 Doppio rischio

1986 settembre 6 – Doppio rischio

Nel giro di poche ore l’angoscia ritorna al diapason soprattutto nel Mediterraneo. Quasi in simultanea,
tre fatti hanno spalancato gli occhi del mondo sul terrorismo smentendo tragicamente qualche distratta
illusione.
L’inviato di Reagan, generale Walters, avverte gli alleati occidentali – tra i quali l’Italia . che i motivi
d’allarme sono più d’uno e che sarebbe follia abbassare la guardia. Alla conferenza dei Paesi non
allineati, il colonnello Gheddafi pronuncia uno dei discorsi più aggressivi della sua non mite carriera
lanciando la costituzione di un esercito rivoluzionario da esportazione, in servizio permanente
effettivo. Un commando di terroristi sequestra un jumbo americano e compie un massacro inferiore
alle intenzioni soltanto perché non gli e ne hanno dato il tempo.
Una sequenza in cui prevenzione, minaccia e sangue sono i tre fotogrammi di uno stesso dramma.
Paradossalmente, tanto più annunciato e incombente da quando la diaspora dei moderati dall’Egitto
al Marocco, dal Camerun allo stesso Arafat, hanno dato in queste ultimissime settimane importanti
segnali di svolta nell’affrontare la questione israeliana. La paura dell’isolamento alimenta la sfida del
terrore.
L’”estate tranquilla” – come l‘ha chiamata Walters – è violentemente archiviata senza che il
destinatario numero uno della “strategia della dissuasione”, cioè Gheddafi, abbia rassodato di una
sola sillaba il suo avventurismo. A guardare con il minimo dell’emozione ai fatti di queste ore, si
registra un solo fatto davvero nuovo: il terrorismo rilanciato da Gheddafi come politica.
Quale credibilità possono avere le smentite, i distinguo e le proteste di estraneità dell’agenzia ufficiale
del governo di Tripoli quando il Capo dello Stato – non durante un’intervista, ma durante la
conferenza mondiale dei non allineati – si propone quale leader, mandante, protettore, stratega di un
attacco armato e planetario agli interessi degli Usa e dei relativi “fantocci”?
I casi sono due: o Gheddafi ci crede sul serio o straparla da matto. Nell’uno come nell’altro caso la
pace di tutti – in prima linea dell’Italia – paga un rischio doppio. Oltre alla complessità dei problemi,
l’irrazionalità di un uomo.