1989 febbraio 17 L’occasione
1989 febbraio 17 – L’occasione
Il presidente della commissione affari istituzionali, il comunista Giuseppe Pupillo, lo aveva detto e
scritto: a metà febbraio trasmetteremo al consiglio regionale il parere sul referendum. È stato di parola
nonostante il concitato fiorire delle più sperimentate tecniche di rinvio e di insabbiamento, che hanno
interessato più di un partito.
Accade sempre così con gli sparuti istituti di democrazia diretta: i referendum tagliano a fette gli
schieramenti, mettono in crisi la disciplina di segreteria. Stava accadendo anche a Venezia, nonostante
il carattere consultivo del referendum.
La commissione affari istituzionali non si è espressa esplicitamente, pane al pane e vino al vino, ma
nella sostanza ha dato «ulteriore corso», cioè ha detto sì alla celebrazione del referendum. Poteva porre
immediatamente mano alla revisione di norme regionali forse equivoche; ha avuto il merito di non farlo
per pudore politico. Ci sarà tutto il tempo per discutere seriamente e serenamente dell’istituto
referendario; sarebbe stata una provocazione bella e buona revisionare le norme in corso d’opera pur di
allontanare o di svuotare la consultazione popolare.
Dopo la commissione, tocca oggi al consiglio regionale dire sì al referendum. Da domani in poi,
potremo tutti utilizzare l’occasione di far crescere, attorno al voto per il no o per il sì, la domanda di
buon governo di un’area non facile da governare ma finora poco governata.
febbraio 1989