1991 dicembre 23 Un morto più che mai imbarazzante
Testata: GAZZETTINO
Edizione: PG
Pagina: 1
Data: 23/12/1991
Autore: Giorgio Lago
Tipo:
Argomento: OMICIDI, POLIZIA, CARABINIERI
Persone: CRAIGHERO GERMANO
Didascalia:
Descrizione:
Titolo: UN MORTO PIÙ CHE MAI IMBARAZZANTE. Una fine che fa rabbia
di Giorgio Lago
Le chiamiamo «forze dell’ordine», senza distinguere tra corpi rigorosamente separati. Nella percezione
dell’opinione pubblica, si verrebbe infatti che funzionassero come un tutt’uno, che non cadessero mai
preda della voglia di arrivare per primi, che si trovassero sempre dalla stessa parte. Questa volta hanno
sparato l’un contro l’altro. All’appuntamento c’erano tutti, polizia e carabinieri, fuorché i malviventi.
Poco o nulla sapendo l’una degli altri e viceversa, l’appuntamento si è trasformato in agguato fra tutori
della stessa sicurezza. Il numero dei colpi sparati, 76, dimostra quanta tensione abita in uomini dalla
mattina alla sera alle prese con il crescente numero di rapine a mano armata. Quegli attimi al buio non
potevano sfuggire a una qualche fatalità. E, forse, nessuno riuscirà a sapere fino in fondo se
l’informatore avesse addirittura mirato a favorire proprio l’agguato a doppio bersaglio o, lui stesso
vittima dell’equivoco, avesse soltanto cercato plurime benemerenze sulle quali campare. Ci sta tutto,
ma salta agli occhi anche una disfunzione investigativa, le cui radici si perdono purtroppo nella notte
dei tempi e che nemmeno la sfida record d’ogni tipo di criminalità riesce ancora a vincere: la mancanza
di «coordinamento», per usare il termine caro a ministri e prefetti; la mancanza di «informazione», per
sottolineare da parte nostra un’esigenza più realistica, meno pretenziosa e velleitaria. Soprattutto oggi,
lo scambio e la qualità delle informazioni rappresentano l’arma di gran lunga più efficiente. Un’arma
che avrebbe risparmiato l’altra sera il morto più imbarazzante: un carabiniere ucciso per errore da
poliziotti. g.l.
dicembre 1991