1992 luglio 24 Lo scenario
1992 luglio 24 – Lo scenario
“Se lo immagina cosa accadrebbe se qualcuno facesse fuori Di Pietro?” La domanda, in
un’intervista uscita domenica sul nostro giornale, se l’era posta con tono volutamente incredulo il
magistrato veneziano Carlo Nordio. Domenica pomeriggio, la mafia faceva a pezzi Paolo Borsellino
a Palermo. E ieri a Milano si è avuta notizia che un rapporto dei carabinieri, datato 16 luglio,
avrebbe raccolto confidenze circa un piano per uccidere sia Borselllino che Di Pietro.
Prima di farlo saltare in aria sull’autostrada, la mafia aveva cercato di eliminare Falcone nella sua
villa di Mondello. In quell’occasione – evitata per puro caso – Falcone si sarebbe dovuto
intrattenere con due magistrati svizzeri che indagavano come lui sul riciclaggio dei narcodollari.
Uno di quei magistrati ha collaborato anche con Di Pietro, impegnato a scovare il denaro illegale
delle tangenti in copertissimi conti svizzeri.
Su questo scenario, mentre l’immunità parlamentare fatica a morire e mentre ex ministri ricusano i
giudici naturali, qualcuno ha provato ieri a far passare in Parlamento un emendamento che – con il
pretesto del cosiddetto segreto istruttorio – avrebbe potuto far sequestrare i giornali e condannare i
giornalisti; fino a tre anni se impegnati a informare tempestivamente l’opinione pubblica sulle
inchieste più scottanti.
Il sistema si difende con le unghie, su tutti i fronti. Con ogni mezzo.