1992 ottobre 15 Ma in Italia no!
1992 ottobre 15 – Ma in Italia no!
Il capitalismo sa reagire alle grandi contraddizioni di cui sarebbe dovuto morire; le contraddizioni
hanno ucciso il comunismo. Ma due uomini gli hanno dato la spallata: Gorbaciov e Eltsin. Gorbaciov
incendiando quel processo storico, Eltsin estremizzando Gorbaciov.
Oggi Gorbaciov e Eltsin restano per ironia d’accordo su una sola cosa: il primo ammette di essere
andato troppo piano; il secondo attribuisce al ritardo riformista dell’altro molti guai della Russia. Per
il resto, simboleggiano drammaticamente la lacerazione con 70 anni di gelo leninista. Demetrio
Volcic la chiama “paranoia” di uno scontro anche personale.
Il ritiro del passaporto a Gorbaciov è un atto politico, non burocratico. “Vogliono aggrapparsi alla
sua gola”, ha scritto l’Izvestia.
A costo di sembrare poco eleganti, non si può non osservare un altro aspetto. Eltsin dice sì alla
Germania, no all’Italia. Con i funerali di Willy Brandt a Berlino coincidono i marchi tedeschi di Khol
alla Russia; con il viaggio di Gorbaciov in Italia sarebbero coincise soltanto le lire pagate in dollari
alla sua fondazione. La diplomazia ha sempre osservato precedenze d’interesse.
Gorbaciov, da parte sua, ha probabilmente giocato d’azzardo promettendo all’Italia ciò che soltanto
Eltsin poteva mantenere. La nostra ambasciata a Mosca e il nostro ministero degli Esteri hanno così
trasferito, a Venezia e altrove, promesse più che garanzie di Stato.
Infatti Mikhail Gorbaciov, con generale rammarico, oggi ‘ in Piazza Rossa non a Piazza San Marco.