1993 luglio 17 Privilegi per nessuno

1993 luglio 17 – Privilegi per nessuno

Che stranezza. Il Pci di Enrico Berlinguer fece della “questione morale” il cavallo di battaglia; per
lascito ereditario, il Pds ha sostenuto con decisione il lavoro della magistratura contro il “sistema
della corruzione”. Allora, che cosa avrà mai fatto il Pm di Venezia, Carlo Nordio, di tanto
“inquietante, ossessivo, spettacolare e scandalistico”?

Vediamo. Ha lavorato sul troncone veneto degli appalti della sanità. Strada facendo, si è imbattuto a
Rovigo in pubblicazione che, con il pretesto di una inesistente “pubblicità”, consentivano agli
imprenditori di ringraziare tangibilmente il partito della sinistra: il suo segretario provinciale ha non
a caso ammesso la falsificazione di verbali per centinaia di milioni.

Di qui l’ulteriore indagine, eseguita dalla Guardia di finanza, per verificare altre sospette modalità
di finanziamento. Non si parla né di corruzione né di concussione, ma di fondi illegali. Tenendo
presente, fra l’altro, che Nordio è un magistrato che non dispone l’arresto per il solo finanziamento
occulto: lo ritiene un reato troppo blando, per così dire pretorile, da non comportare la carcerazione
preventiva.

Scandaloso appare in queste circostanze soltanto lo scandalo del Pds veneto. Anche perché,
indagando sull’organizzazione delle Feste dell’Unità, nessun Pm potrà mai – se anche lo volesse –
inquisire il patrimonio ideale, di militanza o di volontariato del popolo rosso. Qualunque ne sia
l’esito, l’inchiesta mira ad appuntare se anche la macchina del partito più organizzato della storia
d’Italia abbia attivato sostegni finanziari che la legge sul finanziamento pubblico dei partiti –
auspicata e votata dal Pci – sanziona senza eccezione.

Mani Pulite ha fatto due regali al nostro Paese: ha disinfestato il Palazzo dei poteri forti; ha sbiadito
l’etichetta politica dei magistrati. Il secondo risultato è prezioso quanto il primo perché restaura la
nozione della legge oltre la storia personale e la cultura dei Pm e dei giudici.

Sarebbe un dramma che, nel nome di una irriducibile sacralità della forma-partito, le forze
progressiste come quelle della protesta restaurassero vecchie faide, vecchie logiche, vecchi
settarismi. Il finanziamento è forse illegale soltanto se doroteo o intestato a De Michelis?