1995 dicembre 22 Lo sapeva che sarebbe stata guerra

1995 dicembre 22 – Lo sapeva che sarebbe stata guerra

Quasi sette mesi di indagini, 15 mila atti, un vagone di pagine: l’inchiesta giudiziaria su Di Pietro è
questa, con il timbro della procura di Brescia. Ma dove, quando e come nasce il dossier Di Pietro?
Il 26 agosto del 1992 nella sede di un partito politico, il Psi della segreteria Craxi. Alla direzione
viene presentato un memoriale di 100 pagine redatto da un gruppo di avvocati di politici e industriali
inquisiti: alla fine della riunione, persino il più scettico tra i presenti esclama di avere “in mano un
poker, anzi, una scala reale!”.
Nel ricostruire meticolosamente quei giorni, Carlo Ripa di Meana ha raccontato ai magistrati di
Brescia – in un convincente confronto con l’ex presidente del Consiglio – ciò che Giuliano Amato gli
disse il 25 agosto ’92: “Craxi non ha torto ad attaccare Di Pietro. I capi dei servizi segreti e Parisi (ex
capo della polizia, ndr) pensano vada fermato prima che sia troppo tardi”.
Non riuscirono a fermarlo. Persero la battaglia giudiziaria, ma non si arresero.
Di Pietro diventava a sua insaputa il magistrato più indagato d’Italia. E’ documentato: ispettori a
raffica, intercettazioni, spiate del Sisde, servizi segreti intenti a “costruire informazioni riservate su
Di Pietro” come ritenne verosimile il Comitato parlamentare di controllo.
E Di Pietro si dimette dalla magistratura. Avesse fatto il Cincinnato al suo paesello o si fosse ritirato
a Tahiti, lo avrebbero dimenticato tutti; in fondo il “complotto” del partito degli inquisiti si era
consumato.
Ma Di Pietro si avvicina alla politica, sta pe entrare in campo. I sondaggi gli attribuiscono un partito
grande come l’ex-Psi, da 10% dei voti, decisivo per ciascun Polo che non c’entra nulla con Mani
Pulite ma che ne organizza lo spirito di rinnovamento.
Nato politico nel 1992, il dossier anti-Di Pietro irrompe nella politica tre anni dopo. Fermato il pm,
si ferma ora anche l’ex pm.
A Di Pietro non è concessa né l’angoscia né l’orgoglio del silenzio. Ha sempre saputo che era una
guerra: la dovrà combattere non contro qualcuno, ma per chi si aspetta ancora molto da lui.