2001 giugno 11 Ministri oggi/2
2001 giugno 11 – Ministri oggi (2)
Oggi, bipolari e alternanti, il luogo di residenza conta infinitamente meno. I ministri sono più
nazionali e meno locali, anche perché – sia pure lentamente – peseranno sempre di più i poteri locali,
dai governatori regionali ai sindaci. Già è così, sarà di più domani.
Se aspira a restare laboratorio del riformismo, il Veneto impari anche ad allargare la visuale oltre
l’anagrafe dei ministri. Tra un grigio ministro veneto e un buon ministro abruzzese preferisco di gran
lunga il secondo, a meno che non s’intenda per ministro un elemosiniere di favori come contropartita
dei finanziamenti sottobanco.
I veneti imparino a governare il Veneto, a ogni livello istituzionale: questo vale. E continuino, nel
territorio, ad aggiornare l’agenda delle priorità italiane, come se fossero in loco tanti ministri senza
portafoglio, ma con un sacco di cose da dimostrare e da suggerire al centro in tema di riforme e di
buona amministrazione. P mp?
A questo proposito, penso un’altra cosa. Era forse più importante per il centrosinistra che per il
centrodestra disporre di qualche ministro veneto. Il centrosinistra, inutile raccontar favore tra di noi,
ha sempre fatto una fatica supplementare a capire il Nordest, anche se Massimo Cacciari ci prova da
una vita ormai.
I Bertinotti, Cossutta, Salvi, Cofferati e non solo, afferravano poco o niente.
Per quanto sparuto, un qualche ministro veneto garantiva alla sinistra perlomeno una consulenza a
portata di mano. Avevano questo ruolo territoriale ministri essenzialmente tecnici come Paolo Costa
e lo stesso Tiziano Treu.
Adesso, con Berlusconi, la faccenda è un po’ diversa, nel senso che il centrodestra si dimostra più
contiguo al Nordest, e non soltanto per prevalenza elettorale. Il fatto è che le parole d’ordine di
Berlusconi, dal fisco alle infrastrutture, dalla sicurezza all’ “imprenditismo”, rappresentano già di per
sé materiali veneti.
Come dire, priorità venete senza ministri veneti; e, in più, Tremonti, che esemplifica personalmente
il tutto.