2001 luglio 18 Eurolandia

2001 luglio 18 – Eurolandia

Qua non si capisce più niente. Prendiamo l’Euro, a 160 giorni dal suo arrivo nelle nostre tasche.
Secondo una ricerca del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, un italiano su tre non sa che
cosa sia! Ora, siccome il 98 per 100 abbondante degli italiani guarda ogni giorno la televisione, e dato
che tra spot e balle varie l’Euro compare da tempo in tv in tutte le salse, diventa un mistero tenebroso
l’italiano su tre che continua imperterrito a non saperne nulla. Ma chi sarà questo nostro compatriota
che, forse, guarda la tv spenta, come un mobile?
Dice la ricerca in questione che ha più di 65 anni. E allora? E’un’età da premio Nobel, quella, non da
tonti.
Va bene, ho capito, però non si richiede la laurea in matematica pura per cominciare a pensare che,
al bar sottocasa, un caffè espresso costerà 77 centesimi anziché 1.500 lire.
La ricerca dice ancora che è gente residente in piccoli centri del Sud. Ma i sociologi non avevano
strombazzato che, i un Paese di scarsa lettura, aveva provveduto l’informazione televisiva a
omologare e a unificare i messaggi? Boh.
Sia chiaro: personalmente mi aspetto l’Euro come un incubo e come una meraviglia.
Incubo perché, trovando da parte mia avventuroso anche un bancomat, immagino già in quali piccoli,
quotidiani casini monetari piomberò dal primo gennaio del 2001. Meraviglia perché l’avere tra e dita
la stessa, unica moneta dei tedeschi o dei francesi, mi farà toccare con la mano un’Europa che, quando
sono nato, nessuno avrebbe potuto nemmeno lontanamente immaginare: allora, era molto quotato il
marco nazista…
Che un terzo degli italiani dichiari di non saperne ancora nulla supera tuttavia la mia immaginazione
e i miei incubi contabili. C’è di peggio, dunque.