2001 Marzo 17 La citazione
2001 Marzo 17 – La citazione
Renzo Piano da “La responsabilità dell’architetto” (conversazione con Renzo Cassigoli), Passigli
Editori.
“Ma ti rendi conto che siamo all’anno Duemila? Come ci faceva sognare il Duemila, quando eravamo
ragazzi. Ti ricordi? La fantasia non aveva freni.
Ci hanno fregato! Te lo do io il Duemila. Altro che, se ci hanno fregato, hanno tolto il tram dalle città
per darci gli autobus, che erano più moderni, dicevano. Ti ricordi? Sembra un secolo fa e sono passati
solo pochi anni. Altro che modernità dell’autobus: Il tram non inquina, è economico, è razionale ai
fini del traffico, non ha bisogno di corsie preferenziali perché ha le rotaie, è affidabile. E’ un mezzo
di trasporto più moderno dell’autobus, anche se ha cent’anni.
Me che cos’è veramente moderno? Ce lo siamo mai chiesti? Facciamo spesso l’errore di pensare solo
in termini di attualità e così, essere moderni è come cambiare un vestito, seguire la moda. Che grande
malinteso. Come se dovessimo considerare il cemento armato più moderno del legno o dei mattoni,
solo perché esistono i pannelli prefabbricati in cemento che, come sappiamo, rendono l’ambiente più
rigido rispetto alle funzioni.
Occorre guardarsi da queste trappole. E’ successo tutto così in fretta, che non abbiamo pensato che la
modernità vera può risiedere nel materiale, nella tecnica costruttiva, nell’idea più antica. Siamo
cascati nella trappola della “modernità” e ci siamo fregati da soli. Ci siamo autosuggestionati”.